Mondo

Renzi a Strasburgo, «L’Europa è una piazza, non una fortezza»

Oggi a Strasburgo il premier italiano ha concluso ufficialmente il semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea.

(Sir Europa – Strasburgo) – «Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»: il fiorentino Matteo Renzi cita Dante per indicare all’Europa la strada del coraggio e dell’integrazione, non quella della paura e della chiusura. «L’Europa si declina al futuro, non è una trincea né una fortezza, l’Europa è una piazza».

Nel suo discorso di bilancio della presidenza semestrale dell’Ue, il premier italiano dinanzi all’Europarlamento ha richiamato gli intenti e i risultati del semestre. Due, in particolare, le sottolineature. «Abbiamo dato significato al voto popolare» di maggio, dopo l’elezione del Parlamento Ue, con la designazione della Commissione Juncker; in secondo luogo, «abbiamo – dice – puntato a un cambiamento di paradigma economico, passando dall’austerità» fine a se stessa al «pacchetto di investimenti» presentato dalla stessa Commissione «per rilanciare crescita e occupazione».

L’aula di Strasburgo appare divisa sui risultati della presidenza, ed emergono posizioni politiche contrastanti (europeisti ed euroscettici) e nazionali (le opposizioni in Italia bocciano Renzi in sede europea, mentre i partiti che siedono nel governo di Roma lo promuovono). Renzi rende omaggio alla figura del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; richiama le sfide poste dalla sicurezza e dalle migrazioni; riconosce il fallimento sulle norme per il «made in». E invita l’Europa all’Expo di Milano.