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Csm. David Ermini eletto nuovo vicepresidente

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto, a Palazzo dei Marescialli, una seduta straordinaria del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, con all’ordine del giorno: «Proposte della Commissione per la verifica dei titoli dei Componenti eletti dai magistrati e dei requisiti di eleggibilità dei Consiglieri eletti dal Parlamento» ed «Elezione del Vice Presidente».

L’assemblea plenaria, dopo aver deliberato sulla verifica dei titoli dei componenti eletti dai magistrati e dei requisiti di eleggibilità dei componenti eletti dal Parlamento, ha proceduto all’elezione, tra i suoi membri, del Vice Presidente del Consiglio.

Risultato eletto l’avvocato David Ermini con 13 voti, il professor Alberto Maria Benedetti ha invece riportato 11 voti. Due le schede bianche. La nomina è avvenuta al terzo scrutinio. Nelle prime due votazioni non è stata infatti raggiunta la maggioranza assoluta dei componenti, richiesta ai sensi dell’art. 3 del Regolamento Interno del Consiglio.

Al vice presidente David Ermini «rivolgo gli auguri per il suo lavoro da questo momento inizia la nuova pagina del Consiglio superiore affidata al vicepresidente e all’intero Consiglio che è comunque un organo collegiale che porta la collegialmente la responsabilità dei compiti affidatigli dalla Costituzione», ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concludendo la riunione del plenum. «Il prossimo adempimento che il Consiglio deve assolvere- spiega il capo dello Stato- è quello del collocamento fuori ruolo dei componenti magistrati eletti del Csm e quello delle elezioni dei componenti della sezione disciplinare. A questo scopo il Consiglio è convocato per il giorno primo ottobre 2018 alle ore 15».

Ermini, membro laico del Csm dal luglio 2018, è stato parlamentare del Pd, eletto in Toscana, nella scorsa legislatura. Rieletto, sempre per il Pd, anche lo scorso 4 marzo, si è dimesso per incompatibilità tra membro del Csm e deputato il 25 settembre 2018. «Ho chiesto la sospensione dell’iscrizione al mio partito perché ritengo che quando si assume un incarico istituzionale si deve avere la possibilità di essere libero», ha detto Ermini, in un breve intervento dopo la sua elezione.