Italia

Migranti, Mattarella telefona a Conte e la «Diciotti» sbarca 67 persone

I primi a scendere intorno alle 22.30 sono stati, accompagnati dalle Forze dell’ordine, il sudanese Ibrahim Bushara e il ghanese Hamid Ibrahim, i due indagati dalla Procura per violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell’equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa: fatti, ancora da accertare, che aveva portato poi all’intervento della nave della Guardia costiera italiana.

Lo sbarco, bloccato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, è stato autorizzato dopo che «sono state completate le procedure di identificazione delle persone che erano a bordo, con particolare riguardo – ha spiegato il premier Giuseppe Conte in una nota – a quelle a cui risulterebbero imputabili le condotte che configurano ipotesi di reato». In precedenza, Conte era stato raggiunto da una telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha seguito «con attenzione» la vicenda della nave Diciotti.

Fonti del Viminale ha espresso «stupore» per la telefonata di Mattarella a Conte e «rammarico» per la decisione della Procura di Trapani di non emettere alcun provvedimento restrittivo. I migranti sono stati accompagnati al vicino hotspot di Milo.

«Se il presidente della Repubblica interviene, si rispettano le volontà del presidente», ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, a margine dell’Assemblea annuale di Coldiretti che ha preso il via oggi a Roma. Interpellato dai cronisti sull’intervento del capo dello Stato nella vicenda della nave Diciotti, Di Maio ha affermato: «Credo che con il suo intervento il presidente della Repubblica abbia sbloccato una situazione nella quale era giusto chiedere garanzie che si perseguissero quelli che si erano comportati male su quella nave. Al di là del compito della magistratura, quello di cui sono sempre preoccupato come ministro del governo della Repubblica è il senso di impunità. Se si trasmette impunità alla fine l’unica cosa che si trasmette è che il governo non ha nessuna credibilità». Per Di Maio «è bene perseguire le persone che si erano comportate male. Facciamo salvataggi in mare, aiutiamo queste persone e alcune addirittura aggrediscono gli equipaggi, questo non è assolutamente plausibile. La magistratura farà il suo corso ma noi dobbiamo accertarci che si identifichino coloro che si comportano male e che si dia anche un segno di fermezza. Poi se il presidente della Repubblica interviene, si rispettano le volontà del presidente».

Avvenire, il quotidiano della Chiesa italiana, ha titolato stamani in prima pagina: «Mattarella e Conte liberano 67 ostaggi».