Italia

Ius soli: Tarquinio («Avvenire»), rinvio è una «melina che non convince, non rassicura e dà da pensare»

Secondo il direttore, questo «è il risultato amaro della propaganda meschina e a tratti odiosa che nei mesi scorsi è stata scatenata sul piano politico e mediatico contro una normativa che rappresenta il sano e ragionevole strumento con cui finalmente si sta arrivando a segnare in modo certo, sensato e civile la via alla cittadinanza dei ‘nuovi italiani’».

Rispetto allo slittamento, afferma Tarquinio, «non possiamo proprio rinunciare a ripetere ancora una volta che non c’è mai un momento migliore e sempre di là da venire per fare ciò che deve essere fatto per onestà, per giustizia e per il bene del Paese. In questi casi, il momento è sempre adesso, anzi lo era già ieri». «Il rifiuto calcolato e l’offensiva negazione dell’italianità di una parte della nostra gioventù è un’autentica bestemmia contro l’Italia», prosegue.

«Questa linea xenofoba farà solo male al nostro Paese e all’Europa intera». «Gestire le migliaia di richiedenti asilo che giungono sulle nostre coste – osserva – nulla c’entra con il diritto alla piena cittadinanza di chi da tempo in Italia regolarmente vive, studia, lavora e contribuisce, e ancor meno con le politiche a sostegno delle famiglie con figli e dei vecchi e nuovi poveri». «L’autunno – conclude Tarquinio – porti veramente i frutti che questa strana e caldissima estate ha negato».