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Dichiarazione di Roma: quattro impegni per un’Europa sicura, prospera, sociale e più forte sulla scena mondiale

«L’unità europea – si legge nel testo – è iniziata come il sogno di pochi ed è diventata la speranza di molti. Fino a che l’Europa non è stata di nuovo una». Oggi «l’Unione europea è confrontata a sfide senza precedenti, sia a livello mondiale che al suo interno: conflitti regionali, terrorismo, pressioni migratorie crescenti, protezionismo e disuguaglianze sociali ed economiche. Insieme, siamo determinati ad affrontare le sfide di un mondo in rapido mutamento e a offrire ai nostri cittadini sicurezza e nuove opportunità».

I 27 leader europei di nuovo riuniti a Roma dopo 60 anni e di fronte alle telecamere di tutta Europa prendono solennemente l’impegno a rendere «l’Unione europea più forte e più resiliente» e affermano: «Restare uniti è la migliore opportunità che abbiamo d’influenzarle e di difendere i nostri interessi e valori comuni».

«Per il prossimo decennio vogliamo un’Unione sicura, prospera, competitiva, sostenibile e socialmente responsabile, che abbia la volontà e la capacità di svolgere un ruolo chiave nel mondo e di plasmare la globalizzazione. Vogliamo un’Unione in cui i cittadini abbiano nuove opportunità di sviluppo culturale e sociale e di crescita economica. Vogliamo un’Unione che resti aperta a quei paesi europei che rispettano i nostri valori e si impegnano a promuoverli».

Da qui i 4 impegni per un’Europa sicura «determinata a combattere il terrorismo e la criminalità organizzata», per un’«Europa prospera e sostenibile, che «generi crescita e occupazione». Un’«Europa sociale» capace di lottare «contro la disoccupazione, la discriminazione, l’esclusione sociale e la povertà; un’Unione in cui i giovani ricevano l’istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il continente». E infine per un’Europa «più forte sulla scena mondiale» in grado di promuovere stabilità e prosperità anche «nel suo immediato vicinato a est e a sud, ma anche in Medio Oriente e in tutta l’Africa e nel mondo».

«Perseguiremo questi obiettivi, fermi nella convinzione che il futuro dell’Europa è nelle nostre mani e che l’Unione europea è il migliore strumento per conseguire i nostri obiettivi. Ci impegniamo a dare ascolto e risposte alle preoccupazioni espresse dai nostri cittadini e dialogheremo con i parlamenti nazionali».