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Morte dj Fabo in Svizzera: D’Agostino, non confondere eutanasia e testamento biologico

Dal punto di vista mediatico, D’Agostino parla di «vistosa disinformazione» nella quale «si sono mescolati in modo confuso» suicidio assistito, eutanasia, rifiuto delle cure e dell’accanimento terapeutico, testamento biologico, con il risultato di «un gran pasticcio che lascia l’opinione pubblica confusa e disorientata». Il ddl sul fine vita in discussione a Montecitorio «meriterebbe molti utili emendamenti, ma – precisa il giurista – non riguarda l’eutanasia né il suicidio assistito. Purtroppo in questo momento si biasima da tutte le parti la lentezza con cui il Parlamento dibatte il provvedimento, che tocca tematiche limitrofe a quelle della vicenda in questione ma diverse, e da tenere ben separate e distinte. Anche su questo punto l’indice di confusione dell’opinione pubblica è salito alle stelle». «Non si fanno buone leggi su casi eccezionali come questo – avverte il presidente dell’Ugci -. Il vero messaggio da mandare alla gente è che le ipotesi di morte dolorosa e straziante causate da malattie terribili come quella che aveva colpito Fabo sono sempre meno numerose e sempre meglio trattabili dalla medicina». Al Parlamento D’Agostino chiede di «valutare con serenità e con freddezza ideologica». L’aumento della «dimensione emotiva e patetica del dibattito» non «fa bene a nessuno: né a noi né alla qualità della politica italiana».