Italia

Corridoi umanitari: arrivati altri 50 profughi dalla Siria. Riccardi, «dietro i muri l’Europa appassisce»

L’iniziativa promossa da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese compie un anno: era il 29 febbraio del 2016 quando arrivò a Roma il primo gruppo di rifugiati con un volo aereo, in tutta sicurezza e legalmente grazie a un accordo siglato dagli enti promotori con i ministeri degli Esteri e dell’Interno. Il 2 marzo ne sono attesi altri 75, raggiungendo così la cifra complessiva di quasi 700 persone. Moltissimi, come sempre, i bambini giunti questa mattina con un volo dal Libano. Una di loro mostra un disegno dove dentro un grande cuore rosso e tra mille stelle, ha scritto: «I love Italia».

Riccardi, rivolgendosi a loro grazie all’aiuto di un traduttore, ha detto: «Non credete a quanto leggete sui giornali. C’è in Italia una grande simpatia per i siriani e un grande desiderio di accogliervi». In effetti, da quando è stata lanciata l’iniziativa dei corridoi umanitari è stata accolta con un grande slancio di generosità da parte di famiglie, parrocchie e associazioni che hanno scelto di dare accoglienza a queste persone. 17 le Regioni italiane e 70 le città nelle quali sono state ospitate le famiglie. Tutti sono stati avviati a percorsi di integrazione: i bimbi frequentano la scuola e i primi arrivati già parlano italiano.

«Vengono per motivi economici? Sì  – risponde Riccardi -, ma soprattutto vengono per la guerra, per la siccità, per la fame. E noi dobbiamo avere il coraggio di rispondere a tutto questo con sistemi che diano garanzie di sicurezza alle società europee che li accolgono, che rispondano all’esigenza di solidarietà e anche al bisogno che l’Europa, per motivi demografici, ha di nuovi europei». In un tempo di populismi e chiusure delle frontiere, Riccardi ha aggiunto: «Noi auspichiamo che si aprano le porte, che si aprano corridoi umanitari, che si crei un sistema trasparente e legale per accogliere le persone. I muri sono un palliativo, e chi li sostiene dice falsità. Le società dietro ai muri appassiscono e dietro a quei muri fiorisce solo il mercato delle vite umane». Gli enti promotori ringraziano lo Stato italiano per «la lungimiranza» di aver firmato questo accordo per mille persone e un secondo accordo con Sant’Egidio e la Conferenze episcopale italiana per altri 500 dal Corno d’Africa. Si spera che nel mese di marzo possa partire un’esperienza simile anche in Francia.