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Adozioni internazionali: Aibi, primi 9 mesi 2015 è +22,5% rispetto 2014

Lo dimostrano i dati dell’associazione aggiornati al termine del terzo trimestre del 2015 e quelli sull’aumento delle coppie che partecipano ai corsi di formazione organizzati dalle varie sedi di Amici dei bambini in Italia. In salita anche il numero di coppie che hanno adottato nei primi 9 mesi dell’anno, informa inoltre Aibi: dalle 78 del 2014 alle 95 del 2015, per un bilancio positivo del 17,95%. Analizzando i dati relativi ai singoli Paesi di origine gli incrementi più notevoli sono quelli registrati in Bulgaria e in Brasile, dove nei primi 9 mesi dell’anno in corso il dato è pari a tre volte quello dello stesso periodo dell’anno precedente (rispettivamente: 21 contro 7 e 12 contro 4). Notevole la risalita anche del numero dei minori provenienti dalla Federazione russa, più che raddoppiati dagli 8 del periodo gennaio-settembre del 2014 ai 18 degli stessi mesi del 2015. Da segnalare, inoltre, l’aumento dei minori arrivati in adozione dal Perù (da 11 a 17).

Secondo i dati dell’associazione Aibi, Milano rimane la sede in cui si adotta di più (19 minori), seguita subito a ruota da Firenze con 18 minori, ma che registra rispetto allo scorso anno un notevole balzo in avanti dell’80%. Tengono molto bene le tre sedi del Sud: Salerno si conferma al terzo posto della classifica Aibi con 15 minori, mentre Barletta e Messina salgono rispettivamente a 14 e 11 minori. Complessivamente nel Sud si registra un aumento (+11,11%), un buon segnale per vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. Notevole l’ exploit della sede di Cagliari, che passa da 2 a 13 minori adottati, grazie alla particolare «apertura» della coppie sarde nell’accogliere gruppi di fratelli. Infine segnali positivi anche per Bologna (7 minori) e Mestre (11 minori), salite entrambe di 2 unità rispetto al 2014. Un piccolo passo indietro invece per Torino (da 4 a 3), Bolzano (da 10 a 8) e, fanalino di coda, la sede di Roma (da 10 a 6), che però sta registrando un notevole aumento di coppie agli incontri informativi. Aibi fa tuttavia notare che le proiezioni al 30 giugno 2015 indicavano che, nel primo semestre 2015, solo 850 bambini hanno trovato una famiglia in Italia, mentre nel 2010, in tutto l’anno, furono ben 4.130.