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Suppressa (Caritas): “Rimettere l’animazione di comunità al centro del nostro essere Caritas”

“Anche noi, nel pieno dell’emergenza pandemica, abbiamo agito alla stregua di ammortizzatori sociali, forse anche provvisoriamente abdicando a quel mandato educativo e promozionale nei confronti della società civile e della comunità cristiana che è scritto nei nostri statuti e carte pastorali – ha aggiunto il delegato regionale Caritas Marcello Suppressa -. Quel mandato, però, dovrà necessariamente tornare ad essere la bussola del nostro abitare i territori e la comunità: si tratta di riportare l’animazione di comunità e l’advocacy al centro del nostro essere Caritas. Non basta dirlo perché accada, probabilmente sarà necessaria una profonda rivisitazione anche dei modelli organizzativi facendo tesoro di quella “parresia della denuncia” che ci ha proposto Papa Francesco in occasione dell’udienza per i 50 anni delle Caritas in Italia: “Essa – ci ha detto il Pontefice – non è mai polemica contro qualcuno, ma profezia per tutti: è proclamare la dignità umana quando è calpestata, è far udire il grido soffocato dei poveri, è dare voce a chi non ne ha”.