Italia

Firenze, una giornata per ricordare le vittime della mafia

Si tratta di una manifestazione — promossa in collaborazione con «Avviso Pubblico» insieme a Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica — per ricordare tutte le vittime delle mafie e rinnovare, nel loro nome, un radicale impegno di contrasto alla criminalità organizzata.

Quest’anno la Giornata, che tradizionalmente si svolge il 21 marzo nel primo giorno di primavera, viene anticipata a sabato 16 marzo per favorire una massiccia partecipazione di quanti (sono attesi 500 pullman nonché un treno speciale dalla Liguria) arriveranno da ogni parte del Paese. Lo slogan 2013 («Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità») accompagnerà la giornata durante la quale si incontreranno a Firenze circa 600 familiari delle vittime di mafia, in rappresentanza di un coordinamento composto da oltre 5 mila familiari.

Partendo proprio dal tema della responsabilità («Il modo migliore di fare memoria è impegnarci tutti») e ricordato l’impegno, nella città della strage di via Georgofili, di Nino Caponnetto, Pier Luigi Vigna, Gabriele Chelazzi, il presidente di «Libera» ha anche sottolineato la presenza, in Toscana, della massoneria citando una omelia (1994) del cardinale Carlo Maria Martini, nel Duomo di Milano, quando denunciò la «corruzione bianca» in un discorso – ha aggiunto don Ciotti – «di impressionante, impressionante attualità».

Insieme al presidente di «Libera» e con il referente toscano dell’associazione don Andrea Bigalli, è intervenuta anche Stefania Grasso, rappresentante in «Libera» delle vittime della mafia, che ha invitato i giornalisti a «cercare e raccontare le storie» di chi ha combattuto le mafie pagando prezzi così elevati. Presente anche Giancarlo Caselli, Procuratore Capo della Repubblica a Torino, secondo cui «delegare la lotta antimafia soltanto alle forze di polizia e alla magistratura è perdente: insieme all’antimafia della repressione deve infatti funzionare l’antimafia della cultura e dei diritti».

La voce delle istituzioni è stata portata, con il sostegno alla Giornata di «Libera», dalla vicepresidente di Regione Toscana Stella Targetti («Siamo grati a Libera per la straordinaria attività di stimolo alle coscienze che rappresenta l’argine principale contro il diffondersi delle illegalità»), dal presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci («Le istituzioni e la politica debbono portare un contributo forte per mettere in campo gli antidoti necessari»), dall’assessore all’Istruzione del Comune di Firenze Rosa Maria Di Giorgi che ha sottolineato il  «grande lavoro svolto nelle scuole fiorentine» nonché il ruolo della macchina comunale nell’agevolare la manifestazione.

La marcia, sabato 16 marzo, partirà attorno alle ore 9 dalla Fortezza da Basso per concludersi nello spazio antistante allo Stadio «Artemio Franchi»: qui sarà allestito un palco da cui saranno letti oltre 900 nomi di vittime delle mafie. Nel pomeriggio 17 seminari tematici (corruzione, doping, intrecci mafie/politica, ecomafie …) e 7 spettacoli teatrali.

Venerdì 15 marzo, nel pomeriggio, in Palazzo Vecchio, incontro tra i familiari delle vittime delle mafie e a seguire, in Santa Croce, una veglia di preghiera interreligiosa. Alle ore 21, presso Obi Hall, presentazione del «No crime festival» e spettacolo teatrale (sempre alle ore 21, presso la palestra Ridolfi) veglia organizzata dagli scout Agesci. Programma integrale su www.libera.it