Italia

Vita, Carraresi (Ccd) lancia una proposta di legge

In Toscana uno su quattro non ce la fa. Ogni quattro gestazioni, una si conclude con un aborto. Questi ultimi, è vero, sono in diminuzione da anni (anche se nel 2000 sono stati 8.901 contro gli 8.854 del 1999). Ma quello che conta è il tasso di abortività (cioè il rapporto tra bambini nati e Ivg) che rimane costante nel tempo.

È ragionando su questi dati, disaggregati per Usl di intervento e per altre caratteristiche (età, provenienza, titolo di studio ecc. della madre) che il capogruppo del Ccd in Consiglio regionale ha rivolto un’interrogazione urgente sull’attuazione in Toscana della prima parte della legge 194, quella appunto che dovrebbe tutelare la maternità e rimuoverne le cause, chiedendo una verifica urgente sull’attività dei consultori.

Sotto accusa, soprattutto, l’alto ricorso alle certificazioni d’urgenza a Firenze (70-80%) rispetto ad Asl come quella di Carrara dove ciò avviene solo nello 0,2% dei casi e la pratica di alcune Asl (come quella di Grosseto) di far pagare le indagini diagnostiche a quelle donne che rinunciassero all’intervento abortivo. L’assessore al diritto alla salute, Enrico Rossi ha risposto in Consiglio martedì scorso, limitandosi però ad una riflessione sui dati e sottolineando come in 5 anni sia raddoppiata (dal 9,4 al 18,6%) la presenza di donne straniere che chiedono l’Ivg. L’unica vera novità è stata la sconfessione di quelle Usl che chiedono il rimborso delle prestazioni alle donne che rinunciano all’intervento.

Ma Carraresi, da anni impegnato nel Movimento per la Vita, non demorde e sta cercando firme in calce ad una proposta di legge regionale in difesa della vita, con interventi di sostegno alle madri e di rimozione degli ostacoli economici, sociali e familiari, rilanciando anche il ruolo dei consultori e sostenendo l’azione di associazioni e formazioni del privato sociale. Per ora ha trovato l’appoggio del collega del Cdu, Franco Banchi, ma la speranza è di coinvolgere anche qualche consigliere della maggioranza.

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