Italia
Cattolici nel sociale, al via il Collegamento
«Collegamento Sociale Cristiano» nasce anche per questo. E non c’è bisogno di fretta, ha notato Gastone Simoni facendo appello ad altri tipi di virtù (pazienza, preghiera, fraternità, cultura) e invitando a proseguire questo tipo di confronti proprio nelle sedi più difficili, cioè quelle locali.
Era stato il vescovo di Prato a introdurre con una sintesi della «Centesimus Annus», enciclica sociale di papa Wojtyla che dimostra come «i valori comuni vengono assai prima delle scelte divaricanti». Simoni è stato attento a collocare bene alcuni paletti precisando che il CSC non opera per rifare chissà quale unità partitica ma ritiene comunque dannosa quella «scomposta frammentazione delle file» e quella «diaspora a tutti i costi» che tanto spesso è stata sperimentata. A preoccupare non è un sano pluralismo di schieramenti ma quella insignificanza che deriva da una inaccettabile perdita di valori.
Nulla meglio della «Centesimus Annus» per ricordare la dottrina sociale cristiana: quell’umanesimo integrale di cui, nell’era di una globalizzazione spesso disumana, c’è così forte bisogno.
Butini, Cardini, Graziani hanno fatto bene la loro parte. Con serietà hanno fornito letture complementari. Non sono mancati punti di frizione (in particolare sull’egemonia degli USA e sul ruolo dell’Europa); fra Cardini e Graziani c’è stata certo più sintonia, su determinate frontiere, che non con Butini; il «cosa fare» davanti ai rischi della globalizzazione presenta risposte certo diversificate fra anime così diverse. Ma bisogna aggiungere che tutti hanno finito per convenire su un dato: l’apporto della dottrina sociale cristiana per contrastare lo «smarrimento» odierno può risultare fondamentale.
SERVIZI PRECEDENTI: