Italia

Cresce la Cisl toscana, nel 2002 record di iscritti

di Ennio CicaliÈ cresciuta ancora la Cisl toscana che nel 2002 è arrivata a 214 mila 876 iscritti con un incremento di 3 mila 765 unità (+1,78%) rispetto al 2001. Un aumento dovuto in particolare alla crescita delle adesioni dei pensionati e dei lavoratori dell’industria. Si conferma così la tendenza che ha visto il sindacato toscano aumentare negli ultimi quattro anni di 22 mila 266 iscritti, con un incremento complessivo di oltre l’11 per cento dal 1998. Una risposta concreta a quanti parlano di crisi dell’associazionismo.

«Per noi questi dati chiudono un anno importante e ci confermano della bontà delle nostre scelte – ha commentato il segretario generale della Cisl Toscana, Gianni Salvadori –. Nonostante la pressione cui siamo stati sottoposti, anche nei luoghi di lavoro, abbiamo incrementato le adesioni. È la conferma, se ce n’era bisogno, delle nostre intuizioni: la nostra scelta di essere sindacato che fa dell’autonomia la propria vocazione per i rapporti con i lavoratori e i pensionati è vincente». Sono aumentati sia i lavoratori attivi (901 unità in più, 0,85%) sia i pensionati (più 2.891 unità, 2,75%) che praticamente si equivalgono: 107 mila 957 pensionati a fronte di 106 mila 919 attivi. L’industria è uno dei settori che ha registrato i risultati più lusinghieri: 992 iscritti in più (+3,59%), un dato che spicca ancora di più tenendo conto del calo considerevole occupazionale del settore nel 2002. È la conferma di come la Cisl Toscana non sia forte solo nei suoi settori tradizionali, come il pubblico impiego e le banche, ma si stia radicando in maniera sempre più ampia anche nell’industria, dove conta 4 mila 451 iscritti in più negli ultimi quattro anni: + 17,95%. Anche gli edili (10.392 lavoratori iscritti ) registrano una notevole crescita con 892 adesioni in più nel 2002. La categoria più forte tra i lavoratori attivi si conferma quella del pubblico impiego (17.623 iscritti), davanti alla scuola (11.726), commercio (10.401, e bancari (9.968). Di rilievo anche l’incremento dell’Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere) che organizza i lavoratori immigrati, passati da 1.369 a 1.820 iscritti (+ 32,94%). L’incremento maggiore in assoluto a livello territoriale è quello registrato a Firenze (+945 iscritti), mentre è Arezzo a far registrare la crescita maggiore in percentuale (+4,14%).

La presentazione dei dati del tesseramento è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione economica della Toscana. A questo proposito Salvadori ha espresso forti preoccupazioni per le difficoltà che emergono soprattutto nelle piccole e medie imprese. Secondo il segretario della Cisl Toscana: «A questa crisi occorre dare rapidamente risposte, che non possono che venire dalla valorizzazione delle potenzialità che il territorio esprime, ad iniziare da un’adeguata politica del credito, oggi particolarmente carente».

«Crediamo sia anche necessario procedere – ha proseguito – alla ridefinizione del “Patto per lo sviluppo e la buona occupazione” che ha permesso nel passato alla Toscana di crescere e può anche per il futuro rappresentare un valido punto di riferimento per i soggetti dell’economia regionale». Salvadori ha anche parlato dei sempre più forti rischi di un conflitto. «La nostra speranza che lo spettro della guerra in Iraq sia allontanato definitivamente è ancora forte – ha detto il segretario della Cisl –. Riteniamo che le iniziative diplomatiche siano le uniche azioni necessarie. Per la Cisl, il pacifismo non è ideologia, ma vuol dire pace senza alcun nemico. È il pieno rispetto della vita umana».il sito della Cisl Toscana