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L’influenza? Quest’anno la porta Babbo Natale
Gli antibiotici, invece, «sono attivi solo contro le infezioni batteriche e perciò, nell’influenza, patologia di origine virale, non hanno alcun effetto. Costituiscono comunque un presidio molto importante in caso di complicanze batteriche».
Il mezzo più efficace per prevenire la malattia e le sue complicanze resta la vaccinazione antinfluenzale. I vaccini, la cui composizione può variare di anno in anno, a seconda delle caratteristiche dei ceppi di virus circolanti, hanno un’efficacia, in soggetti sani adulti, che va dal 70 al 90% dei casi.
La vaccinazione antinfluenzale in sé è un intervento di profilassi che può essere utile per tutti coloro che desiderino evitare l’infezione e contribuire a ridurre la circolazione dei virus influenzali, mentre sarebbe necessaria e raccomandata per chi ha più di 65 anni e per chi è affetto (adulto o bambino) da una serie di malattie croniche o infettive.
La vaccinazione antinfluenzale è invece sconsigliata, secondo il Ministero, «alle persone allergiche alle proteine dell’uovo, anche se queste nel vaccino sono presenti in quantità minima (il vaccino antinfluenzale viene prodotto su uova embrionate di pollo). La vaccinazione antinfluenzale deve essere rinviata in caso di manifestazioni febbrili in atto. Nei soggetti con malattie autoimmuni il vaccino antinfluenzale va somministrato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio. La vaccinazione antinfluenzale è sconsigliata anche a coloro che, dopo una precedente somministrazione, abbiano presentato manifestazioni di ipersensibilità immediata (anafilassi), o reazioni di tipo neurologico».
Il Ministro della salute si è impegnato a verificare, «ma del resto dice il vaccino viene posto in commercio a un prezzo libero e si sa che in Francia i farmaci costano meno».