Italia
I giovani pessimisti sul futuro
“Alquanto egocentrici, come un po’ tutti gli adolescenti, bisognosi di fare e desiderosi di non essere lasciati soli, fiduciosi nel proprio futuro ma piuttosto pessimisti sul futuro della società”: è questa l’immagine dei ragazzi e ragazze aderenti al movimento scout, nelle parole della presidente Grazia Bellini, che assieme agli altri responsabili nazionali dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) ha presentato il 24 marzo a Roma la ricerca curata con l’Istituto Iard dal titolo “80 voglia di bisogni, valori e sogni di adolescenti scout”.
Secondo Ferdinando Montuschi, docente di pedagogia speciale all’Università Roma Tre, “anche una realtà come l’Agesci, che ha un ricco patrimonio di storia ed esperienza in campo educativo e formativo, oggi non può più vivere di rendita. Dalla ricerca emerge che i ragazzi rosicchiano’ dalle finalità tradizionali dell’associazione dei margini’ di guadagno individuale. Cercano quindi una personalizzazione del perché fanno certe scelte, un senso profondo da collocare all’interno della propria esperienza esistenziale. Di fronte a una società mediatica che propone solo di stare seduti davanti a uno schermo di tv o computer, lo scoutismo invita ad allargare lo sguardo agli altri, alla Chiesa e alla società”.