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Lecore, dietro al presepe ogni anno una storia

Il lago di Tiberiade con le reti dei pescatori, la sabbia e le conchiglie è lo scenario nel quale è ambientato quest’anno il presepe di Lecore, visitabile fino all’ultima domenica di gennaio. In alto, la luce rotante di un faro illumina sia la scena della Natività sia il grande Crocifisso che domina la parte absidale della chiesa, dove l’opera è realizzata. Come sempre, ma come sempre diversa, ispirata da un incontro durante il viaggio che ogni anno l’ideatore e principale realizzatore Sauro Mari compie a Lourdes con l’Unitalsi come accompagnatore e guida dei pellegrini. E stavolta la dura vicenda umana di un uomo che aveva perso praticamente tutto gli ha ispirato il tema: “Fidarsi di uno sguardo che cambia la vita”. Come Pietro di fronte a Gesù che, dopo una notte di pesca infruttuosa, gli chiese nuovamente di gettare le reti. Ne parliamo in questa intervista a più voci.