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Elezioni americane, sfida all’ultimo voto

I cittadini degli Stati Uniti d’America si recano alle urne il 2 novembre, per tradizione il primo martedì del mese, per eleggere il loro nuovo presidente. È una sfida all’ultimo voto fra il repubblicano George W. Bush, l’attuale presidente, e il candidato democratico John Kerry; ininfluente la presenza di un terzo incomodo, Ralph Nader. I cittadini non sceglieranno direttamente il loro candidato, ma un gruppo di «grandi elettori» collegati a uno dei candidati. Il numero dei grandi elettori non è fisso, ma varia secondo la popolazione di ogni stato. Diventa presidente chi ottiene la maggioranza assoluta dei loro voti: 270 su 538.

Attualmente lo stato con il maggior numero di grandi elettori è la California con 55, seguono il Texas con 34, New York con 31 e Illinois con 21. I sistemi di votazione variano da stato a stato. Il voto negli Stati Uniti è un atto compiuto simultaneamente da milioni di cittadini; ma per le differenze di fuso orario, il succedersi dei vari scrutini ne fa un sequenza drammatica e ricca di colpi di scena.

La scheda: J. F. Kerry• Partito: Democratico• Nato: l’11 dicembre 1943• Studi: laurea a Yale• Famiglia: divorziato, si è risposato ed ha due figli.• Militare: ufficiale nella guerra del Vietnam, decorato.• Politica: senatore dal 1985• Il suo vice: John Edwards • ABORTOSostiene il diritto delle donne a scegliere. • AMBIENTEÈ contrario al protocollo di Kyoto, ma promette 20 miliardi di dollari per le fonti alternative. • ARMIContrario all’immunità per i produttori di armi. Favorevole alla messa al bando delle armi d’assalto. • ECONOMIAPropone uno stanziamento di 50 miliardi di dollari, per creare posti di lavoro e stimolare l’economia. Pensa di ridurre della metà il deficit entro la fine del suo mandato. • ISTRUZIONEHa promesso di assumere più insegnanti e di pagarli di più. Contrario al finanziamento pubblico per le scuole private. • LAVOROVuole creare 10 milioni di posti di lavoro entro il 2009. • OMOSESSUALIContrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Favorevole alle unioni civili e al servizio militare per i gay. • PENA DI MORTEÈ contrario, unica eccezione i terroristi. • POLITICA ESTERAA favore dell’intervento in Iraq. Poi ha cambiato idea. Vuole cominciare il ritiro dal 2005. Contrario agli 87 milioni di dollari per l’intervento in Iraq e in Afghanistan. In Iraq vuole il coinvolgimento della comunità internazionale. Non crede che la road map di Bush possa portare alla pace in Medio Oriente. • PREVIDENZAÈ contrario alla privatizzazione del sistema previdenziale e all’aumento a 67 anni dell’età pensionabile. • SANITÀVuole aumentare ed estendere i programmi di assistenza sanitaria. Più soldi ai singoli stati per ridurre il numero dei bambini senza assicurazione sanitaria. • SICUREZZA NAZIONALEVuole riformare i servizi segreti; la Guardia nazionale garantirà la sicurezza interna. A favore della legge che aumenta i poteri del governo contro il terrorismo, ma non vuole prolungarne i poteri. La scheda: G. W. Bush• Partito: Repubblicano• Nato: il 16 luglio 1946• Studi: laureato a Yale e master a Harvard• Famiglia: sposato, due figlie• Militare: pilota nella guardia nazionale• Politica: Presidente uscente• Il suo vice: Dick Cheney • ABORTOÈ contrario all’aborto, ma non crede sia il momento di abolirlo • AMBIENTENon ha ratificato il protocollo di Kyoto. • ARMIFavorevole all’immunità per i produttori di armi, non ha rinnovato il divieto alla vendita di armi d’assalto. • ECONOMIAFavorevole alla liberalizzazione del commercio. • ISTRUZIONEÈ favorevole al finanziamento pubblico delle scuole religiose e private. Contrario al bonus per gli insegnanti che lavorano nelle aree più povere. • OMOSESSUALIContrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso; ritiene che i gay possano fare il servizio militare, senza manifestare il loro orientamento sessuale. • PENA DI MORTEFavorevole • POLITICA ESTERAFavorevole alla prosecuzione delle operazioni militari e per gli aiuti a Iraq e Afghanistan, per i quali ha ottenuto 87 milioni di dollari dal congresso. Favorevole alla creazione di uno stato palestinese.• PREVIDENZAFavorevole ai fondi previdenziali privati • SANITÀHa emanato una legge per garantire l’acquisto di medicinali per gli anziani, con un costo di 400 miliardi di dollari in 10 anni. Propone sgravi fiscali sui conti di deposito privati destinati alle spese mediche. • SICUREZZADopo l’11 settembre ha creato il ministero per la sicurezza nazionale; una legge consente la detenzione indeterminata per i sospettati di legami con gruppi terroristici. Ha potenziato l’Fbi. Ha aumentato da 100 a 400 milioni di dollari il bilancio della difesa. • TASSEHa diminuito le tasse negli ultimi tre anni • TERRORISMODopo l’11 settembre ha attuato la politica della guerra preventiva contro quei paesi che considera una minaccia per la sicurezza.(Testi a cura di Ennio Cicali)