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Bush-Kerry, sfida all’ultimo voto

Si preannuncia all’ultimo voto la sfida tra il presidente uscente, il repubblicano George W. Bush e lo sfidante democratico J. F. Kerry. Un testa a testa entusiasmante come quattro anni fa, quando Bush prevalse grazie ai grandi elettori assegnatigli dalla Florida.

La speranza di tutti, però, è che questa volta il responso sia chiaro e inequivocabile. Quattro anni fa, infatti, tra gli staff elettorali di Bush e di Gore fu ingaggiata una battaglia legale sul riconteggio delle schede della Florida, dove almeno 100 mila schede erano state scartate dalle macchine durante lo spoglio. Gore riuscì ad aggiudicarsi il primo round quando l’Alta Corte della Florida decretò il riconteggio, ma poche ore dopo l’Alta Corte degli Stati Uniti bloccò il riconteggio. Riconteggio che fu portato a termine da alcuni media americani che lavorarono per quasi un anno con un costo di un milione di dollari. Il responso fu che il vero vincitore era stato Al Gore, ma George W. Bush aveva vinto la partita grazie all’appoggio del governatore (suo fratello) e del segretario di stato della Florida, ma soprattutto grazie alla sentenza dell’Alta Corte che aveva posto la parola fine alla controversia.

Intanto alla California di Livorno, un po’ per burla un po’ per farsi pubblicità, domenica 31 ottobre in una finta Casa Bianca sono stati aperti i seggi per un voto simulato all’insegna dello slogan «Siamo tutti americani». «Visto che gli Stati Uniti d’America sono la prima potenza mondiale, che segnano e governano le sorti del pianeta – scrivono gli organizzatori sul sito http://www.forpresident.it/ – perché non dovremmo votare anche noi il loro-nostro presidente? Abbiamo quindi organizzato le prime elezioni americane per non americani, in Italia, nella frazione di un paese toscano che si chiama La California (comune di Bibbona, provincia di Livorno)». Le votazioni, aperte a tutti, non solo ai residenti a La California, si sono svolte in piazza a La California, con urne vere e vere schede, e anche attraverso il sito. «Nelle nostre elezioni – continua il comunicato – si potrà votare non solo per i candidati ufficiali (Bush, Kerry e Nader), ma anche per candidati alternativi, senza alcun limite di nazionalità. Le schede saranno poi inviate all’amministrazione americana».

I risultati del «voto», saranno diffusi durante la trasmissione «Markette» condotta da Piero Chiamberti, martedì 2 novembre alle 23,30 su LA7. Ai 1300 che hanno votato direttamente a La California si possono aggiungere ancora e-voti sul sito www.forpresident.it. Da un exit poll a urne chiuse vede Kerry in testa con il 60-64%/, poi Nader con il 12-16%, quindi Bush con il 10-12% e poi l’assessore comunale di Bibbona, Marmugi con 8-10%. I risultati su La7 saranno commentati da Paolo Fabbri (docente di Semiologia delle Arti allo IUAV di Venezia), mentre le schede «californiane» saranno poi consegnate – almeno questa è l’intenzione degli organizzatori – all’ambasciata degli Usa a Roma venerdì 5 novembre, presente anche Beppe Grillo che lunedì sera ha animato l’ultima parte della manifestazione di Bibbona «Siamo tutti americani?».

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Il sito del Partito Repubblicano

La Casa Bianca