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Africa, non c’è tempo da perdere
Un appello ai capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati perché il vertice di Gleneagles (Scozia) abbia “pieno successo”. Lo ha lanciato domenica 3 luglio Papa Benedetto XVI subito dopo la preghiera dell’Angelus. Il Papa ha auspicato che “questa importante riunione” del G8 che si svolgerà il 6 luglio “porti a condividere in solidarietà i costi della riduzione del debito, a mettere in atto misure concrete per lo sradicamento della povertà e a promuovere un autentico sviluppo dell’Africa”.
AI PARTECIPANTI A MAKE POVERTY HISTORY. Benedetto XVI aveva espresso lo stesso auspicio, sabato 2 luglio, in un messaggio firmato dal cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato, inviato all’arcivescovo di Saint Andrews and Edinburgh, card. Keith Patrick O’Brien, in occasione del Make Poverty History rally svoltosi ad Edimburgo, in attesa del vertice del G8. Il Papa ha salutato tutte le persone coinvolte nell’evento unite dall’impegno per il bene comune di milioni di nostri fratelli e sorelle afflitte da situazioni di povertà estrema. Le popolazioni dei Paesi ricchi, ha precisato nel messaggio, dovrebbero essere preparate ad accettare il peso della riduzione del debito nei confronti dei Paesi poveri più pesantemente indebitati, e dovrebbero sollecitare i loro leaders ad adempiere gli impegni per ridurre la povertà nel mondo, specialmente in Africa, entro l’anno 2015. Il Papa ha pregato per i partecipanti all’evento e per i leaders del G8 che si riuniranno a Gleneagles affinché possano tutti fare la loro parte nel raggiungimento di una più equa distribuzione delle risorse del mondo.
SINODO PER L’AFRICA. L’Africa è stata al centro dell’interesse vaticano anche durante la 14ª riunione del Consiglio speciale per l’Africa che si è dato appuntamento a Roma nei giorni 21 e 22 giugno. Ha introdotto e guidato i lavori mons. Nikola Eteroviæ, segretario generale del Sinodo dei vescovi. Mons. Eteroviæ, come si legge nel comunicato reso noto dalla Santa Sede il 2 luglio, ha posto in evidenza la realtà della successione apostolica sulla sede di Pietro, che ha visto l’avvicendamento di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, non solo nel particolare vincolo della trasmissione del ministero, ma anche nella profonda amicizia e prossimità spirituale in certo modo simile a quella che univa San Paolo e Timoteo. E ha ricordato la decisione di Benedetto XVI, nella sua allocuzione durante l’Udienza generale in piazza San Pietro il 22 giugno scorso, di confermare quanto aveva deciso Giovanni Paolo II il 13 novembre 2004, ossia l’intenzione di convocare la seconda assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi.
UNA SOCIETÀ PIÙ ACCOGLIENTE E FIDUCIOSA. La decisione del Santo Padre di convocare la seconda assemblea del Sinodo per l’Africa ha orientato i lavori del Consiglio. I vescovi partecipanti hanno presentato informazioni sulla situazione sociale, politica ed ecclesiale nel continente africano, con riferimento all’applicazione nelle diverse Chiese particolari dell’Esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Africa. Sono emersi così dati aggiornati e precisi sulle vicende che riguardano la vita della società e della Chiesa in Africa si legge nel comunicato – dopo la celebrazione della prima assemblea speciale per l’Africa, sia in riferimento ai diversi sistemi di governo di fronte alle urgenze del momento nel campo politico, economico e sociale, sia nell’ambito ecclesiale caratterizzato da un promettente dinamismo pastorale. La Chiesa ricorda il Consiglio speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi – attenta al discernimento dei segni dei tempi, è impegnata nell’opera di annuncio del Vangelo, di inculturazione soprattutto nella liturgia, di promozione sociale, di dialogo con gli appartenenti ad altre religioni. Un elemento comune è stata la grande attenzione riservata dall’intera società alla morte di Giovanni Paolo Il e all’elezione di Papa Benedetto XVI. In genere osserva la nota vaticana – nel continente africano oggi si nota un atteggiamento di accoglienza e di fiducia nei confronti della Chiesa cattolica.
I POSSIBILI TEMI. Tra i possibili temi per la futura seconda assemblea sinodale per l’Africa: evangelizzazione, attività sociale della Chiesa, riconciliazione e pace, valorizzando in particolare l’apporto dei laici. La prossima riunione del Consiglio si svolgerà nei giorni 23 e 24 febbraio 2006. I risultati delle discussioni saranno sottoposti alle considerazione di Benedetto XVI in vista della preparazione dei Lineamenta della seconda assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi.