Italia
Tsunami, per la ricostruzione la Toscana fa sistema
Tutti insieme, enti locali, Ong e associazioni, per non disperdere risorse e garantire oltre al massimo di efficienza anche il massimo di trasparenza. È questa la scommessa lanciata dalla Toscana che a sei mesi dal maremoto che ha colpito il sud-est asiatico ha già moltiplicato per sei i 350 mila euro regionali di aiuti, stanziati con la legge n. 13/2005, approvata dal Consiglio regionale nei giorni immediatamente successivi alla tragedia.
Ammontano a 2 milioni di euro, infatti, i quattro progetti unitari coordinati dalla Regione e che stanno partendo in questi giorni. «In cinque mesi abbiamo impostato bene il lavoro progettuale e scelto quattro aree di intervento, adesso ha detto l’assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi è pronta la fase operativa, che sarà delicata e difficile in quanto dovremo operare a migliaia di chilometri di distanza, confrontandoci con modelli organizzativi, sociali e culturali diversi dai nostri».
Da questa vicenda, secondo l’assessore Toschi «è emersa una nuova forma di cooperazione toscana che vede uniti maggioranza ed opposizione. Le comunità locali toscane divengono interlocutrici delle comunità locali asiatiche». Infatti si è riusciti a mettere insieme gli aiuti umanitari che tanti soggetti diversi (istituzionali, del volontariato e della cooperazione) avevano varato con generosità all’indomani della catastrofe. «Hanno perduto i campanili ed ha vinto il coordinamento umanitario ha detto Daniele Panerati, coordiantore del Tavolo Asia e vicepresidente della Provincia di Prato , perché l’idea condivisa è stata quella di non disperdere le poche risorse disponibili, puntando non solo alla fase dell’emergenza, ma soprattutto a quella della ricostruzione». Una volontà unitaria che è partita proprio dalle decisioni del Consiglio regionale, che oltre alla legge, ha deciso di impegnarsi per l’adozione a distanza di 280 bambini rimasti orfani nella città di Banda Aceh.
«Ma la cosa che ci interessa maggiormente ha dichiarato il vice-presidente dell’Assemblea toscana, Alessandro Starnini è che venga dato conto di ogni euro speso, che il monitoraggio dei progetti avvenga in piena trasparenza, per mantenere la fiducia verso i donatori, le istituzioni e le associazioni che hanno sottoscritto ed appoggiato quest’intervento umanitario».