Italia

Libri di testo, anche 600 euro per una prima superiore

DI CLAUDIO TURRINIPuntuale come la campanella torna ad ogni inizio d’anno scolastico anche la polemica sul «caro libri». L’allarme è stato lanciato da «Altroconsumo», un’associazione di consumatori, che sulla base di un’indagine su 29 scuole medie di otto grandi città (per un totale di 600 classi) ha riscontrato che quasi un’istituto su due supera il tetto di spesa stabilito dal ministero: nel 44% delle prime, nel 38% delle terze e nel 66% delle seconde. «Situazione sotto controllo», replica il ministro Letizia Moratti, che in un comunicato stampa ricorda che i tetti di spesa (280 euro per le prime, 108 per le seconde e 124 per le terze) sono fermi da tre anni e che le scuole che lo hanno superato «dovranno giustificare tali anomale situazioni ai direttori regionali».Tutt’altro discorso invece per le superiori, dove non esiste un «tetto».

Secondo l’indagine di «Altroconsumo» gli aumenti saranno pesanti, almeno per gli studenti di classici e tecnici industriali (+6,4% e +6,9%). Una riduzione c’è invece per licei scientifici e tecnici commerciali (-4,5% e -6,9%). Anche qui la Moratti ricorda di aver «attivato un tavolo tecnico» per disciplinare la materia e veder di ridurre i costi.

Una nostra indagine campione tra le scuole medie toscane mostra che i casi di «sforamento» non sono infrequenti. Alla «Rodari» di Scandicci (Fi), ad esempio, a fronte di una spesa media per le prime di 276,85 euro, in una classe, la 1ª D, si supera il «tetto» di ben 81,47 e. Alla «Mazzini» di Livorno (media complessiva 261,72 euro) sono ben tre le sezioni che «sforano»: la 1ªE (305,75 e), la 1ªF (306,80 euro) e la 1ªN (306,80). Anche alla «Giorgio La Pira» di Arezzo, a fronte di una spesa media appena sotto la soglia (272,01 euro) si registra una punta di 297,85 e nella 1ª E. Nessun sforamento invece alla media «Parini» di Torrita di Siena (276,05 euro), e all’omonima di Massa (loc. Romagnano, 270,25 euro). La spesa più bassa, tra le scuole della nostra indagine, quella della media «Da Vinci» di Grosseto(251,21 euro, con punta di 264,65 e in 1ª F).

Se nella secondaria di primo grado i «tetti» garantiscono una certa uniformità, alle superiori il ventaglio si fa molto alto, anche all’interno dello stesso istituto. Prendiamo il caso dell’Istituto professionale alberghiero «Matteotti» di Pisa (media 314,51 euro per le prime classi): uno studente che si iscrive alla 1ª B spende ben 494,35 euro, quasi il doppio di chi finisce in 1ª C (250,85). Stesso dislivello al Liceo scientifico «Galilei» di Siena (33 classi di cui 9 che aderiscono al Pni, il Piano nazionale d’informatica): si va dai 272,69 euro della 1ª E ai 593,74 della 1ª B, per una media di 364,39. E anche all’Istituto professionale per i servizi sociali «Civitali» di Lucca in 1ª B o C si spendono 240,07 euro mentre in 1ª A il doppio (480,72). Stesso discorso al Liceo classico «Dante» di Firenze: per una 1ª B, che segue il Piano nazionale di informatica, servono 648,89 euro di libri, mentre per la 1ª A (sempre Pni) 343,70 euro per la 1ª C (corso tradizionale) 341,60.

Tra i più «economici» il liceo sperimentale «Buonarroti» di Pisa (tre indirizzi: linguistico, scientifico e scientifico-tecnologico): qui la media del costo libri per una prima è di di 243,38 euro, con una punta di 272,08 in 1ª H. Valori relativamente bassi se li confrontiamo con quelli dello scientifico «Da Vinci» di Firenze. Anche qui le sperimentazioni sono tre (scienze, lingue straniere e Pni), ma di media ci vogliono 359,62 euro per i libri di una delle otto prime classi, con una punta di 444,49 in 1ª D.

Stesse disparità anche tra gli Istituti tecnici. All’Itis «Buzzi» di Prato (con indirizzi di chimica, elettronica, informatica, meccanica, industria tessile e tintoria) per una delle otto prime servono in media 282,81 e con una punta di 297,05 in 1ª F. Ma all’Istituto tecnico industriale «Galilei» di Arezzo (anche qui con varie specializzazioni da biologico-sanitario a elettronico-informatico fino a linguistico) per ciascuna delle cinque prime occorrono almeno 540,96 e, ma la media è ancora più alta: 558,01.

Professionale «Matteotti» – Pisa

Liceo scientifico «Galilei» – Siena

Liceo scientifico «Da Vinci» – Firenze

Istituto Tecnico «Buzzi» – Prato

Itis «Galilei» – Arezzo

Istituto professionale «Civitati» – Lucca

L’inchiesat di «Altroconusmo»

Il sito per la consultazione dei libri di testo adottati nelle scuole italiane

Il sito del Ministero dell’istruzione

Prima campanella senza il solito valzer dei «prof»

Scuola, una partenza a due volti