Italia
Primarie, sei candidati sfidano Prodi per la leadership dell’Unione
L’appuntamento del 16 ottobre costituisce sicuramente una novità per la politica italiana, anche se ha sollevato critiche e scetticismo da più parti. Finora solo le regioni Puglia e Toscana, hanno organizzato elezioni primarie in vista delle regionali del 2005. Nel primo caso fu un’autonoma decisione della coalizione di centrosinistra che portò poi alla designazione di Niki Vendola (Prc) a candidato governatore; in Toscana, invece, solo il centrosinistra e una lista laica (che all’ultimo momento aveva anche tentato di ritirarsi) si avvalsero di questo strumento espressamente previsto dalla nuova legge elettorale regionale e quindi pagato con i soldi del contribuente. Le primarie dell’Unione assomigliano di più a quelle pugliesi, dal momento che non sono suffragate da una legge regionale e sono totalmente a carico degli organizzatori. Prima di arrivare a questa decisione si è discusso molto nell’Unione. Alla fine è stato Prodi a volere il confronto per poter ottenere una sorta di legittimazione popolare a guidare la coalizione, pur non avendo alle spalle una propria forza politica. Il vero duello è tra quest’ultimo e il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti. La vittoria del primo sembra scontata, ma conterà anche la dimensione del consenso che potrebbe cambiare gli equilibri all’interno della coalizione. Ecco qualche indicazione su come si svolgeranno le primarie dell’Unione.
Legge elettorale, una riforma senza un perché
Il sito toscano dell’Unione con l’elenco dei seggi per le primarie