Italia

Primarie, sei candidati sfidano Prodi per la leadership dell’Unione

L’appuntamento del 16 ottobre costituisce sicuramente una novità per la politica italiana, anche se ha sollevato critiche e scetticismo da più parti. Finora solo le regioni Puglia e Toscana, hanno organizzato elezioni primarie in vista delle regionali del 2005. Nel primo caso fu un’autonoma decisione della coalizione di centrosinistra che portò poi alla designazione di Niki Vendola (Prc) a candidato governatore; in Toscana, invece, solo il centrosinistra e una lista laica (che all’ultimo momento aveva anche tentato di ritirarsi) si avvalsero di questo strumento espressamente previsto dalla nuova legge elettorale regionale e quindi pagato con i soldi del contribuente. Le primarie dell’Unione assomigliano di più a quelle pugliesi, dal momento che non sono suffragate da una legge regionale e sono totalmente a carico degli organizzatori. Prima di arrivare a questa decisione si è discusso molto nell’Unione. Alla fine è stato Prodi a volere il confronto per poter ottenere una sorta di legittimazione popolare a guidare la coalizione, pur non avendo alle spalle una propria forza politica. Il vero duello è tra quest’ultimo e il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti. La vittoria del primo sembra scontata, ma conterà anche la dimensione del consenso che potrebbe cambiare gli equilibri all’interno della coalizione. Ecco qualche indicazione su come si svolgeranno le primarie dell’Unione.

CHI PUO’ VOTARE Tutti gli elettori italiani, i giovani che compiranno 18 anni entro il 13 maggio 2006, i migranti residenti in Italia da almeno 3 anni (se iscritti entro il 12 ottobre in un apposito registro predisposto dal Tavolo provinciale dell’Unione) e gli studenti e lavoratori fuori sede.Gli elettori che, per motivi di studio o di lavoro, siano impossibilitati a recarsi a votare nella provincia di residenza dovevano iscriversi entro il 7 ottobre in un apposito registro predisposto dal Tavolo dell’Unione della provincia nella quale intendono votare. QUANDO E COME SI VOTA Si vota solo ed esclusivamente domenica 16 ottobre 2005 dalle 8 alle 22 . Per votare è necessario presentarsi al seggio con un documento di riconoscimento e la tessera elettorale (quella che si usa per le elezioni «ufficiali»), sottoscrivere il Progetto dell’Unione e versare 1,00 euro come contribuzione alle spese. DOVE SI VOTA Ogni elettore può votare solo nel seggio indicato dal Tavolo provinciale dell’Unione. I seggi non sono quelli delle elezioni «ufficiali». Nei comuni dove è previsto un solo seggio tutti gli elettori voteranno in quello. Nei comuni più grandi i seggi accorpano diverse sezioni elettorali previste per le elezioni ufficiali. La mappa degli 820 seggi allestiti in Toscana è consultabile sul sito www.unionetoscana.it. Si può anche telefonare al n. 339-8195915 (dalle 8 alle 20 fino al 16 ottobre compreso).Ogni seggio è formato da un presidente e da almeno due scrutatori. Poi vi possono essere rappresentanti dei Comitati a sostegno dei sette candidati I SETTE CANDIDATINella scheda (nella foto) che i partecipanti alle primarie riceveranno sono indicati i sette candidati. l’ordine è quello scaturito dall’estrazione a sorte: Fausto Bertinotti, 65 anni, segretario di Rifondazione Comunista; Antonio Di Pietro, 55 anni, ex magistrato, fondatore e presidente esecutivo di «Italia dei valori»; Ivan Scalfarotto, 40 anni, indipendente; Simona Panzino, 34 anni, indipendente; Alfonso Pecoraro Scanio, 46 anni, presidente della Federazione dei Verdi; Romano Prodi, 66 anni, fondatore dell’Ulivo; Clemente Mastella, 58 anni, segretario dell’Udeur. Alcuni di questi candidati sono molto noti, essendo leader dei loro partiti o, come nel caso di Prodi, il leader finora della stessa Unione e non hanno quindi bisogno di ulteriore presentazione. Due, invece, sono poco conosciuti. Il primo è Ivan Scalfarotto, nato a Pescara e attualmente residente a Londra dove lavora come capo delle risorse umane di una grossa divisione di Citigroup. Nel 2001 ha fondato con degli amici «Adottiamo la Costituzione», un movimento per la difesa della nostra Carta fondamentale. La seconda outsider è Simona Panzino , una no-global nata a Catanzaro, salita all’onore delle cronache in questi ultimi giorni per apparire in pubblico con il volto coperto da un passamontagna arcobaleno.

Legge elettorale, una riforma senza un perché

Il sito toscano dell’Unione con l’elenco dei seggi per le primarie