Italia

Plotti a Martini: difendiamo i valori della Toscana

«Sarebbe bello e innovativo avere una delibera di Giunta sulla bellezza». Inizia così, con una battuta, l’intervento del presidente Claudio Martini al colloquio con il presidente dei vescovi toscani Alessandro Plotti che, però, lancia l’allarme: «Stiamo distruggendo la nostra regione». L’occasione è il confronto sul «Progetto cittadinanza» organizzato dalla delegazione regionale di Azione cattolica sul tema «La Toscana e la Bellezza». L’incontro, ospitato dalla Regione nella Sala della Foresteria, è andato molto in profondità cercando – come sottolineato dal delegato regionale Ac Enzo Cacioli e ribadito dal professor Giulio Conticelli nell’introduzione – le «radici della bellezza» ovvero «il valore della persona umana».

Conticelli, membro del comitato scientifico del «Progetto cittadinanza», ha messo in evidenza come la Toscana «stia sperimentando numerose fragilità». Innanzitutto quella dell’identità culturale: «a causa dei notevoli flussi migratori la nostra regione, per la prima volta, si confronta con lingue diverse». Poi c’è la «fragilità lavorativa e professionale delle nuove generazioni». «La Toscana – ha sottolineato Conticelli – sta sperimentando l’inoccupazione dei giovani in un mondo del lavoro totalmente diverso dal passato». Terza «fragilità» è quella della famiglia attanagliata dai «problemi della casa, della salute, degli anziani». Non solo. «La Toscana – continua – nei prossimi anni dovrà affrontare i problemi legati alle nuove forme familiari che si presenteranno come le famiglie monoparentali». Infine la «fragilità delle istituzioni democratiche». «Le risorse da distribuire – ha concluso Conticelli – sono sempre meno e l’ascensione sociale che dal dopo guerra ad oggi non è mai cessata grazie allo stato sociale potrebbe fermarsi».

«La bellezza di cui parliamo stasera – ha detto il presidente Martini – è quella intesa non in senso estetico e di superficie ma in senso profondo». E infatti, ha continuato, «il ragionamento sul progetto cittadinanza ci porta a vedere la bellezza come fatto collettivo, di una comunità». Ingredienti di questo cammino, secondo Martini, sono «la pace, il dialogo, la solidarietà». Poi il presidente della Regione ha elencato tre parole che si associano alla parola bellezza e tre che non si possono accostare. In questo secondo gruppo ci sono «facilità, velocità, successo». Invece, per il presidente, si può accostare a bellezza la parola «opportunità»: «È migliore una politica delle opportunità rispetto alla politica della tutela». E poi sono importanti la «responsabilità e l’originalità». «Una comunità con queste caratteristiche – ha concluso Martini – è una comunità viva».

«Ogni zona della Toscana – ha aperto il suo intervento l’arcivescovo Plotti – è un richiamo alla bellezza del Creato». Da tutto ciò ha origine la base dei valori della nostra regione che affonda in «una cultura intrisa di fede e una fede intrisa di cultura». Ma oggi, secondo il presidente dei vescovi toscani, «tutto ciò ha avuto una profonda lesione a causa di una cultura di massa appiattita che ha messo in discussione la collocazione stessa dell’uomo nel mondo». E il risultato, per Plotti, è sotto gli occhi di tutti: «La cementificazione delle nostre coste, i quartieri dormitorio delle nostre città mentre gli stranieri comprano i nostri borghi medioevali. Così stiamo perdendo la “tipicità” e la Toscana rischia di diventare terra di nessuno». E allora, ecco la ricetta dell’arcivescovo, «la cittadidanza va ricostruita recuperando il rapporto delle istituzioni con il territorio». «Per questo – ha concluso Plotti – è necessario il dialogo tra le istituzioni, perché è un problema che riguarda tutti».S.P. La schedaIl «Progetto Cittadinanza», promosso dalla Delegazione regionale toscana dell’Azione cattolica con il sostegno della Conferenza episcopale toscana, si configura come itinerario culturale sulle problematiche che caratterizzano la convivenza a livello planetario e locale. Tra gli obiettivi c’è quello di promuovere la ricerca scientifica, teologica, etico-culturale; favorire il confronto, il dialogo, lo scambio di esperienze fra sensibilità religiose e culturali diverse; sollecitare le istituzioni civili, religiose e associative ad un lavoro d’insieme sulle dinamiche inerenti la cittadinanza e la convivenza; elaborare specifici appronfondimenti ed iniziative. Per informazioni: toscana@regioni.azionecattolica.it, tel. e fax 055/2280266.