Italia

I toscani eletti: era già tutto previsto

Previsioni azzeccate al 99%. Toscanaoggi aveva già individuato la pattuglia di 38 deputati e 18 senatori espressa dalla nostra regione (vedi n. 13 del 2 aprile scorso). Senza preferenza e con liste di partito bloccate era infatti già tutto scritto, o quasi. Certo, alla Camera molto dipendeva da quale delle due coalizioni si sarebbe aggiudicato il premio di maggioranza a livello nazionale, ma le possibilità di oscillazione erano minime. Partiamo dalla Camera. Diciotto erano i possibili eletti per l’Ulivo e così è stato, come pure i tre di Rifondazione e quelli, uno a testa, di Comunisti italiani, verdi e Rosa nel pugno. Un seggio è poi andato a Fabio Evangelisti, della Lista Di Pietro che noi avevamo messo tra gli incerti. Nella Cdl, sei come previsto gli eletti in Forza Italia e quattro per An. Per l’Udc, oltre al sicuro Francesco Bosi, grazie all’ottimo risultato nazionale, è scattato anche il secondo seggio per Maurizio Ronconi che noi avevamo dato per incerto. Imprevisto, invece, il seggio arrivato per Dc-Nuovo Psi , grazie però alla ripartizione nazionale, visto che in Toscana aveva avuto meno voti della Lega, rimasta senza eletti.E veniamo al Senato. Anche qui la ripartizione prevista è stata rispettata: 11 all’Unione e 7 alla Cdl. Qui però era più facile, perché l’esito dipendeva esclusivamente dal voto toscano. Ma è qui che abbiamo fatto l’unico vero errore: avevamo dato per sicuro il settimo eletto per i Ds, che invece ne hanno portati a casa solo sei, a favore di Rifondazione che ne ha avuti due (e per noi il secondo era incerto). Azzeccati i due eletti per la Margherita, e quello della coalizione comunisti-verdi. Per la Cdl, Forza Italia e An hanno ottenuto anche il terso seggio (per noi incerto) e un senatore l’ha avuto anche l’Udc . Adesso resta l’incognita delle opzioni di chi era candidato anche in altre regioni. Nell’elenco che pubblichiamo qui sotto, abbiamo contrassegnato con un asterisco i candidati eletti che dovrebbero lasciare libero il posto a chi li segue in lista. In chiaro i possibili subentranti.CAMERA (38 seggi)L’ULIVO (18): Vannino Chiti; Giuliano Amato; Antonello Giacomelli (Margherita); Marco Filippeschi; Michele Ventura; Rosy Bindi (Margherita); Valdo Spini; Franco Ceccuzzi; Raffaella Mariani; Ermete Realacci (Margherita); Alberto Fulvi; Marisa Nicchi; Silvia Velo; Andrea Rigoni (Margherita); Rolando Nannicini; Claudio Franci; Elena Cordoni; Andrea Lulli.Rifondazione Comunista (3) : Fausto Bertinotti**; Franco Giordano; Mercedes Lourdes FriasPCDI (1): Oliviero Diliberto**Verdi (1): Alfonso Pecoraro Scanio**La Rosa nel Pugno (1): Enrico Boselli**Di Pietro – It- Val. (1): Antonio Di Pietro**Forza Italia (6): Silvio Berlusconi**; Paolo Bonaiuti; Sandro Bondi**; Denis Verdini; Roberto Tortoli; Giovanni Dell’ElceAN (4) Gianfranco Fini**; Riccardo Migliori; Marco Martinelli; Flavia PerinaUDC (2): Pierferdinando Casini**; Lorenzo Cesa**Dc-Nuovo Psi (1): Gianni De Michelis** Lucio Barani.SENATO (18 seggi)DS (6): Vittoria Franco; Beatrice Magnolfi; Massimo Livi Bacci; Marco Filippi; Lido Scarpetti; Giovanni Bellini .MARGHERITA (2): Lamberto Dini; Natale D’Amico. Rifondazione Comunista (2): Milziade Caprilli; Salvatore Allocca CON L’UNIONE (1) : Armando Cossutta**FORZA ITALIA (3): Marcello Pera**; Massimo Baldini; Gaetano QuagliarelloAN (3): Altero Matteoli; Franco Mugnai; Achille Totaro .UDC (1): Marco Follini**Ecco i dodici deputati toscani che «subentrano»Sono 12 i deputati toscani (9 alla Camera e 3 al Senato) che entrano nel Parlamento grazie alla scelta di un altro collegio del candidato che li precede. Alla Camera Roberto Ulivi (An) subentra a Gianfranco Fini, Francesco Bosi (Udc) a Pier Ferdinando Casini, Maurizio Ronconi (Udc) a Lorenzo Cesa, Luigi Fabbri (Forza Italia) a Silvio Berlusconi, Vincenzo Oliva (Forza Italia) a Sandro Bondi, Stefano Boco (Verdi) ad Alfonso Pecoraro Scanio, Mario Ricci (Rifondazione comunista) a Fausto Bertinotti; Severino Galante (Comunisti italiani) a Oliviero Diliberto, Emma Bonino (Rosa nel Pugno) a Enrico Boselli. Al Senato Pietro Paolo Amato (Forza Italia), Manuela Palermi (Insieme per l’Unione), e Nedo Lorenzo Poli (Udc) che sostituiscono i candidati che li precedevano.

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