Italia

L’Azione Cattolica chiede partecipazione

Il Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica, riunito a Roma il 10 e 11 giugno, ha approvato all’unanimità un documento sulla riforma costituzionale nel quale «valuta negativamente ogni tentativo di modificare la Costituzione con metodi che non siano il frutto di larghe intese tra le forze politiche, come è avvenuto in parte nel 2001 con la riforma del Titolo V, e, in misura ancor più profonda e radicale, nel 2005, ad opera di un diverso schieramento politico». L’Ac ritiene che questo voto assuma «il valore di un atto irrinunciabile di partecipazione democratica» e ricordando le «serie riserve sul piano del metodo e del merito» già espresse al momento dell’approvazione della riforma costituzionale, raccomanda «vivamente una partecipazione informata e responsabile al voto».

L’Ac mette anche «in guardia contro ogni strumentalizzazione del voto referendario, che non deve caricarsi di valenze politiche improprie e, per questo, dev’essere sottratto alla logica bipolare degli schieramenti» e sollecita le forze politiche affinché, qualunque sia l’esito del referendum, non s’interrompa il dibattito sulle riforme costituzionali, ma possa anzi essere ripreso con un metodo che sia frutto della più ampia convergenza fra i diversi schieramenti politici e di un diffuso coinvolgimento della società civile». Indicazioni di voto, a differenza della Presidenza diocesana dell’Ac milanese, che ha invitato a votare «no», il consiglio nazionale non le dà, ma «invita a considerare con attenzione i contributi offerti dalla Fuci, dal Mieac e in particolare i risultati di un’iniziativa congiunta del Meic e dell’Istituto Bachelet».

Quest’ultimo documento, in particolare, all’interno di un’approfondita analisi del testo della riforma e del suo iter legislativo, chiede «un esplicito “no” popolare, che rappresenta ormai l’unico modo per evitare i molti problemi e danni che potrebbero derivare dall’entrata in vigore di questa riforma». Anche se poi aggiunge che «il “no” non deve significare comunque un blocco della riflessione sulle riforme costituzionali».La Delegazione toscana invita a votare noLa Delegazione regionale toscana dell’Ac ha approvato in una riunione tenuta a Firenze un documento nel quale, appoggiandosi a quello del Consiglio nazionale, esprime però un chiaro invito ad andare alle urne per votare «no» al referendum. Ecco il testo integrale:La Delegazione regionale toscana dell’Azione Cattolica Italiana, riunita in Firenze, condivide unanimemente il documento approvato dal Consiglio nazionale lo scorso 10 giugno in ordine al Referendum costituzionale del 25-26 giugno, che allega a questa dichiarazione auspicandone la più ampia diffusione nel territorio regionale e nazionale.La nostra Carta costituzionale è frutto anche dell’impegno di molti toscani nell’Assemblea Costituente e in particolare di quel prezioso itinerario di studio ed approfondimento filosofico, politico e sociale che trovò magistrale espressione nel ‘Codice di Camaldoli’, elaborato in tempi difficili per la democrazia italiana da molti laici di Azione Cattolica, fra i quali vuole ricordare in particolare il professore Giorgio La Pira, indimenticabile Sindaco di Firenze ed instancabile testimone di pace e di speranza.Considerata la centralità della questione e la valenza della scelta rimessa alla volontà dei cittadini italiani, che senza alcuna esitazione si può definire di portata ‘storica’ per il futuro della vita democratica nel nostro Paese,I N V I T Atutti i cittadini a partecipare attivamente a tale momento di diretta espressione democratica e ad esprimere, con il proprio voto negativo al Referendum, la speranza che il patrimonio di principi e di avanzate Istituzioni espresso dalla nostra Carta costituzionale possa ancora a lungo salvaguardare e orientare la vita democratica del nostro Paese.Riafferma il proprio impegno a riprendere la riflessione e la proposta in ordine alle modifiche costituzionali e istituzionali, nell’ambito del proprio ‘Progetto Cittadinanza’, in occasione del Colloquio di studio regionale che si svolgerà ad Arezzo il 25 marzo 2007 sul tema ‘Attuare la Costituzione, attuare il Concilio’.Il testo integrale del documento del Consiglio nazionale dell’AcIl documento del Meic (formato .pdf)Il documento della Presidenza diocesana dell’Ac di Milano