Italia

L’iter della riforma

Con l’approvazione definitiva, avvenuta per opera del Senato il 16 novembre 2005, il nostro Parlamento ha dato il via libera al “Testo di legge costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: Modifiche alla Parte II della Costituzione”.

A seguito di questo, domenica 25 giugno 2006 lunedì 26 giugno si svolgeranno le operazioni di votazione per il referendum costituzionale avente ad oggetto il seguente quesito. “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche alla parte II della Costituzione’ approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005?”. Con questo referendum confermativo, previsto dall’art. 138 della Costituzione, il cittadino, votando SI, esprime la volontà di confermare la legge di riforma costituzionale, votando NO intende non confermare la legge già approvata dal Parlamento e mantenere l’impianto costituzionale esistente. Qualora approvata la riforma costituzionale in parola entrerà in vigore gradualmente attraverso un’articolata fase transitoria. La consultazione referendaria è valida qualunque sia il numero dei votanti. I cittadini italiani residenti all’estero votano invece per corrispondenza.

Ripercorrendo le tappe che hanno portato il Parlamento all’approvazione del testo in oggetto, si ricorda che il disegno di legge costituzionale (n. 2544) è stato presentato dal Governo al Senato il 17 ottobre 2003 ed è stato approvato da questo ramo del Parlamento, con modificazioni, in prima lettura il 25 marzo 2004, dopo un articolato ed approfondito esame sia in sede referente presso la Commissione Affari costituzionali, sia in Assemblea. In particolare, è stata intensa l’attività della Commissione, sia mediante le numerose sedute relative alla discussione del testo e degli emendamenti, sia con lo svolgimento di un’indagine conoscitiva. Nel periodo 29 ottobre – 27 novembre 2003, la Commissione ha svolto 32 audizioni, tra i rappresentanti del mondo delle autonomie, dei sindacati, delle associazioni di categoria e delle imprese, nonché delle istituzioni più direttamente interessate. L’esame in Commissione del disegno di legge si è concluso il 16 gennaio 2004, con l’approvazione di rilevanti modifiche al testo presentato dal Governo. I lavori nell’Aula del Senato hanno avuto inizio il 22 gennaio 2004 e si sono conclusi il 25 marzo 2004, con l’approvazione di un testo ulteriormente modificato.

Trasmesso alla Camera dei deputati, il disegno di legge ha formato oggetto di una nuova importante rielaborazione ad opera prima della Commissione Affari costituzionali, in seguito dell’Assemblea. Anche nella fase di esame in sede referente alla Camera è stata svolta un’indagine conoscitiva, con riguardo ai principali aspetti della riforma: forma di governo, Senato federale, rapporti Stato-Regioni e sistema delle garanzie. Le audizioni si sono svolte tra il 18 maggio e il 23 giugno 2004: complessivamente, sono stati ascoltati 36 docenti universitari in materie pubblicistiche. Il patrimonio conoscitivo acquisito nel corso dell’indagine e gli stimoli ad una riflessione seria offerti dalle audizioni hanno contribuito alla definizione di sostanziali modificazioni, in parte già nella fase di esame in Commissione, e in parte nel corso dell’iter di Aula, rispetto al testo trasmesso dal Senato senza, tuttavia, stravolgerne l’impianto. L’Assemblea della Camera ha, infine, approvato in prima deliberazione il disegno di legge costituzionale nella seduta del 15 ottobre 2004.

La successiva lettura da parte del Senato, conclusa il 23 marzo 2005, non ha comportato ulteriori modifiche del testo approvato dalla Camera. Tuttavia, anche in questa fase sia la Commissione sia l’Assemblea hanno svolto un intenso e articolato lavoro. Quanto all’esame in terza lettura presso la Commissione, va ricordato che si è deliberato di svolgere un nuovo ciclo di audizioni, tenuto conto del particolare rilievo politico-istituzionale dei temi trattati e considerata l’esigenza di svolgere una compiuta attività istruttoria nella prima deliberazione. Nel periodo 16 novembre – 9 dicembre 2004, si sono svolte 17 audizioni: sono stati ascoltati docenti di diritto costituzionale, rappresentanti del mondo delle autonomie, degli enti di autonomia funzionale e del terzo settore. Nonostante l’approfondito esame di numerosi emendamenti presentati in questa fase, la Commissione non ha potuto concludere l’esame del disegno di legge che, a partire dal 17 febbraio 2005, è stato esaminato dall’Assemblea, che lo ha quindi approvato senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, perfezionando così la prima deliberazione.

L’esame in seconda deliberazione presso l’altro ramo del Parlamento, iniziato il 26 luglio 2005 in Commissione, si è concluso il 20 ottobre 2005 con la conferma del testo della prima deliberazione. Inviato nuovamente al Senato, è stato definitivamente approvato, come detto, nella seduta del 16 novembre 2005.

Com’è noto, il disegno di legge costituzionale in esame realizza un intervento di riforma di ampio respiro: il testo approvato dalle due Camere in prima deliberazione, e dalla Camera dei deputati in seconda deliberazione, composto da 57 articoli (a fronte dei 35 dell’originario testo governativo e dei 42 di quello approvato in prima lettura dal Senato), sostituisce o modifica 50 degli 80 articoli che compongono la Parte II della Costituzione, concernente l’ordinamento della Repubblica, vi inserisce 3 nuovi articoli e novella altresì 4 articoli appartenenti ad altre leggi costituzionali. (P.A.)