Italia
Monticchiello, resta aperto lo scontro sulle nuove case
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Diciamo subito, per dovere di cronaca e di critica, che il caso del nuovo insediamento di 95 appartamenti su una delle colline più fotografate del mondo non sarebbe uscito dalle beghe locali se Asor Rosa non avesse lì casa e podere. E addirittura non avesse una questioncella irrisolta con la gente del posto a proposito della chiusura di una strada vicinale che passa accanto alla sua terra.
A supporto della propria tesi, Asor Rosa ha parlato e scritto di un «ecomostro» tale che «al paragone, l’ecomostro di Punta Perotti presentava, rispetto alla città di Bari, cui era limitrofo, proporzioni più ragionevoli».
Rutelli ha inviato ad un incontro in Regione con l’assessore al territorio, Riccardo Conti, il direttore generale per i beni architettonici, Roberto Cecchi, incaricato con altri di studiare interventi per «correggere e mitigare» il progetto edilizio in Val d’Orcia. Ma dal fronte del Consiglio regionale, il presidente della Commissione territorio e ambiente, Erasmo D’Angelis, dopo un sopralluogo al cantiere, ha tuonato: «In Toscana mai più casi Monticchiello. Si tratta di un clamoroso errore, tanto più che soltanto otto appartamenti su ottantasei sono stati acquistati da persone della zona».
Di contro, il sindaco di Pienza, Marco Del Ciondolo, ha difeso l’idea di partenza «di un insediamento abitativo necessario per evitare che il borgo di Monticchiello si spopoli completamente», ma ha in qualche modo scaricato sulle passate amministrazioni la responsabilità del «modello di pianificazione anni ’80», anche se «a quei tempi ha precisato non ci si immaginava che un privato avesse un reale interesse a costruire in questa zona. Gli stessi monticchiellesi avevano accolto bene il progetto per rispondere ad esigenze di opportunità e spazio da dare ai giovani».
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