Venticinque anni fa, il 16 aprile 1992, nasceva la Provincia di Prato. Un evento salutato con grande entusiasmo dai pratesi perché agognato per quasi mezzo secolo. Quel traguardo tanto sognato oggi è stato ridimensionato dalla riforma Delrio, che se da una parte non ha eliminato le Province, dall’altra le ha certamente azzoppate e ridotte all’impotenza trasformandole in enti di secondo livello con pochissime competenze e ridotte capacità di spesa.Per questo il ricordo di questo speciale anniversario, «celebrato» nel recente incontro dei Thè di Toscana Oggi dello scorso 17 gennaio, ha avuto un sapore agrodolce. Forse più amaro che dolce. Ospiti dell’appuntamento condotto Gianni Rossi, coordinatore delle pagine pratesi del nostro settimanale, sono stati i due principali protagonisti di quel periodo: il primo presidente della Provincia di Prato Daniele Mannocci e il commissario per l’istituzione del nuovo ente Paolo Padoin.Il primo consiglio provinciale si insediò nel 1995 e fu scelto ovviamente attraverso le elezioni amministrative. Fino a quel momento, nei tre anni precedenti, la Provincia fu retta da Padoin, che dette vita a tutti gli organi e uffici decentrati: la Questura, la Camera di Commercio, la Prefettura, i comandi delle Forze dell’ordine e altri ancora.Il prossimo appuntamento con i Thè di Toscana Oggi a Prato è per il 21 febbraio. In evidenza ancora un altro anniversario: Quarant’anni fa, nel 1978, ci fu l’anno dei tre papi. Ce ne parlerà Riccardo Saccenti, giovane e preparato ricercatore della Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna.