EuropeeSulla scheda rossa si trovano i simboli dei partiti (si può votare per una sola lista, sbarrando con una croce il simbolo relativo) e a fianco uno spazio con tre righe per esprimere fino a tre preferenze. L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni ed elegge complessivamente 72 deputati, mentre nel 2004 ne aveva 78. La Toscana fa parte della circoscrizione «Centro», insieme a Lazio, Umbria e Marche ed eleggerà 14 deputati (nel 2004 erano 15). Per il facsimile della scheda (colore rosso)clicca quiProvinceSulla scheda per le provinciali (colore giallo) si trovano i candidati a presidente della Provincia e a fianco di ciascuno i simboli delle liste collegate con già prestampati i nomi dei candidati nei collegi uninominali. Infatti ogni elettore è inserito in un proprio collegio per il quale ogni lista presenta un solo candidato. Per le province non è consentito il voto disgiunto tra presidente e liste. Si può però votare anche solo il candidato presidente, mentre se si mette la croce su un simbolo, il voto va anche al candidato a Presidente per quella lista.Comuni sotto i 15 mila abitantiNei comuni sotto i 15 mila abitanti vige il maggioritario puro: viene eletto subito sindaco il candidato che riporta il maggior numero di voti, anche se non ha ottenuto il 50% dei consensi. Si va al ballottaggio solo nel caso in cui due o più candidati sindaco (tra quelli più votati) ottengano lo stesso identico numero di voti. La scheda è di colore azzurro. Ciascuna candidatura alla carica di sindaco è collegata ad una lista di candidati alla carica di consigliere comunale. Si può votare per un candidato sindaco, facendo una croce sul contrassegno: il voto vale automaticamente anche per la lista collegata. Si può anche esprimere un voto di preferenza per un candidato al consiglio comunale ma solo tra quelli compresi nella lista collegata al candidato sindaco prescelto, altrimenti il voto è nullo. Alla lista vincente vanno 2/3 dei seggi; i restanti sono assegnati proporzionalmente alle altre liste concorrenti. Il primo seggio spettante a ciascuna lista di minoranza è attribuito al candidato alla carica di sindaco della lista medesima.Comuni sopra i 15 mila abitantiE’ consentito il voto disgiunto ovvero si può votare per un candidato a sindaco e per una qualsiasi delle liste anche se non è collegata al candidato a sindaco prescelto. La scheda è azzurra. In pratica ci sono quindi quattro possibilità:1) croce sul simbolo (il voto va automaticamente anche al candidato sindaco collegato);2) croce sul simbolo e indicazione del nome di un candidato di quella lista (anche in questo caso il voto vale anche per il candidato sindaco collegato);3) croce sul nome di un candidato sindaco: in questo caso si concorre all’elezione del primo cittadino ma il voto non va a nessuna lista;4) infine il famoso voto disgiunto che consiste nel votare un candidato a sindaco, contrassegnando il suo nome, e insieme una lista che fa parte di un altro schieramento.BALLOTTAGGIO. Nel caso in cui nessun candidato sindaco ottenga il 50% dei voti, si torna a votare domenica 21 giugno, dalle 8 alle 22 e lunedì 22 giugno, dalle 7 alle 15 per scegliere tra i due candidati a sindaco più votati al primo turno.ReferendumIl 21 e 22 giugno, insieme agli eventuali turni di ballottaggio, si vota anche per i referendum abrogativi riguardanti le modalità di elezione dei rappresentanti per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica. Il 1° e il 2° quesito propongono rispettivamente l’abrogazione, alla Camera e al Senato, della possibilità di collegamento tra liste, in modo da consentire l’attribuzione del premio di maggioranza alla lista che raccoglie più consensi e non più alla coalizione. Il 3° quesito riguarda l’abrogazione della possibilità di candidarsi in più circoscrizioni alla Camera dei deputati.