Italia

Fism, nei nostri asili servizi di eccellenza

di Simone Pitossi

Anche il presidente della Fism (Federazione italiana scuole materne di ispirazione cattolica) Leonardo Alessi si dichiara «profondamente turbato» da quanto accaduto nel nido «Cip e Ciop» di Pistoia ma anche «dal modo con cui i mass media stanno affrontando la questione».

E soprattutto difende il lavoro svolto dai molti istituti toscani che aderiscono alla Fism – il nido pistoiese non era associato – e lavorano seriamente. «Quanto è successo – sostiene Alessi – è di una gravità inaudita e non può che suscitare sentimenti di orrore. È giusto che chi si è reso colpevole di tali azioni paghi per quel che ha fatto e in maniera severa. Le forze dell’ordine vanno sicuramente elogiate per aver posto fine a questi gravissimi reati». C’è però una questione, spiega il presidente, che «non mi trova d’accordo e che suscita il mio più vivo disappunto».

«In tutti questi giorni – sottolinea – si è sostenuta l’equazione che i nidi pubblici danno ampia garanzia di affidabilità, vi sono più controlli, più selezione del personale, ecc., mentre i nidi “privati” rappresentano qualcosa di cui non si può fare a meno perché i nidi comunali non possono rispondere a tutte le domande delle famiglie, ma anche qualcosa al limite della legalità. Sono realtà che devono essere controllate e perseguite fino al punto, come qualcuno ha sostenuto, da dover installare delle telecamere in tutte le strutture per l’infanzia».

Questa rappresentazione della realtà, secondo il presidente Fism, «oltre ad essere falsa, è lesiva della dignità del lavoro di tantissime educatrici che con dedizione e professionalità svolgono il loro servizio in strutture non comunali; inoltre è offensiva per le tantissime famiglie che in Toscana e non solo mandano i loro figli nelle strutture private, moltissime delle quali sono peraltro convenzionate con i comuni e quindi controllate in maniera attenta in un dialogo sereno con le istituzioni».

«Inoltre – continua Alessi – la storia di tanti decenni di attenzione all’infanzia nella nostra Regione sia da parte delle istituzioni sia da parte delle forze del privato sociale ha fatto sì che si creasse un sistema di servizi di eccellente qualità nell’attenzione ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie». Alla Fism sono associate 353 scuole dell’infanzia che accolgono circa 19 mila bambini e 110 servizi per la prima infanzia (nidi, centri gioco e sezioni primavera) tutti autorizzati e in gran parti accreditati dai comuni, che accolgono circa 2500 bambini, (come detto, il nido «Cip e Ciop» non faceva parte delle strutture associate).

«Oggi la Fism – dice Alessi – vuole ribadire che la realtà della nostra Regione è un’altra, per cui non bisogna ragionare in termini di sfiducia, di telecamere, di asili lager. Quella di Pistoia è stata una situazione orrenda che non si deve ripetere, ma è inopportuno dare alle famiglie toscane e italiane messaggi che inducono sentimenti di sfiducia, per cui si deve costantemente controllare la vita dei propri figli, fino al punto da considerare la realtà come nemica di ciò che di più caro uno ha». La Fism ribadisce che «una civiltà vera e una convivenza umana autentica si costruisce solo creando un clima di fiducia e che l’educazione è proprio affidare ad un altro il proprio figlio perché io da solo non ce la faccio, non riesco, ma con l’aiuto di un altro posso essere sostenuto nel difficile compito di far crescere un bambino».

«La fiducia è un principio fondamentale  di conoscenza: se io non mi posso fidare di nessuno non conosco la realtà come fattore di positività, vivo in maniera atomizzata, individualista e sono vittima di un potere che decide per me. Noi non vogliamo una società così – conclude Alessi – per questo facciamo da centinaia di anni scuole e servizi all’infanzia per i bambini e le loro famiglie, volendoli educare ad una positività ed a una bellezza nella vita e per questo ancora oggi, pur in questa dolorosa situazione, diciamo alle nostre famiglie che si possono fidare a mandare i figli da noi».

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