Il discepolo missionario ha con Gesù un legame più forte di qualunque altro affetto; egli non porta se stesso, ma il Signore, e mediante Lui l’amore del Padre celeste. È la riflessione offerta da Papa Francesco prima della preghiera mariana dell’Angelus. Commentando il Vangelo domenicale, che presenta il momento in cui Gesù istruisce i dodici apostoli per preparali alla missione nei villaggi della Galilea e della Giudea, il Pontefice ha sottolineato che nulla può essere anteposto a Cristo, perché la condizione del discepolo esige un rapporto prioritario con il maestro.