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Siria: Chiese evangeliche italiane, «Accogliamo l’invito di Papa Francesco»

«La pace è una questione che riguarda tutti i cristiani, indipendentemente dalla Confessione a cui appartengono. Per questo accogliamo con profonda consapevolezza cristiana l'invito di papa Francesco per una giornata di preghiera per la pace».

Così il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche (Fcei) in Italia, riguardo alle parole pronunciate dal Papa durante l’Angelus di domenica scorsa, che invitava alla preghiera per la pace in Siria anche «i fratelli cristiani non cattolici, nel modo che riterranno più opportuno».

«La nostra riflessione e azione sulla pace – prosegue Aquilante – è nel solco di quella tracciata dagli organismi ecumenici internazionali, quali il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), che da tempo premono per una soluzione negoziale del conflitto siriano».

Entrando nel merito della questione, la pastora Maria Bonafede, responsabile delle relazioni ecumeniche Fcei, richiama un recente atto del Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi approvato il 30 agosto – due giorni prima dell’annuncio di Francesco -, che «condanna fermamente ogni intervento armato da parte di altre nazioni» come metodo per risolvere i conflitti in corso.

«Un testo che – precisa Bonafede -, vuole esprimere solidarietà alle Chiese cristiane e ai popoli mediorientali vittime di conflitti armati e che richiama i leader religiosi all’impegno per la pace».