Italia
CATTOLICI E POLITICA: OLIVERO (ACLI), «UN SALTO DI QUALITÀ». ASTENSIONISMO AL 43%
«Senza segnali visibili e credibili di cambiamento qualsiasi alleanza o proposta politica alle prossime elezioni si rivelerà inutile e velleitaria, allontanando i cittadini dal voto. Non serve un partito cattolico, ma un salto di qualità nella presenza dei cattolici in politica, a cui i cittadini chiedono più onestà e più attenzione a lavoro, famiglia e poveri». Il presidente delle Acli Andrea Olivero commenta i dati dell’indagine «I cattolici nella politica italiana: valori, valutazioni e attese», realizzata da Ipsos per conto delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani in vista del loro 45° Incontro nazionale di studi (Orvieto 14- 15 settembre) «Cattolici per il bene comune. Dall’irrilevanza al nuovo protagonismo», e diffusa oggi. Nelle intenzioni di voto dei cattolici l’Ipsos segnala la progressiva perdita di consenso del centrodestra (Pdl+Lega): dal 45% del 2006 all’attuale 31%; la tenuta del centro-sinistra (nella formula di Vasto: Pd+Idv+Sel): 34%. La crescita del centro (Udc+Fli+altri) al 16%. Colpisce il 14% di consensi «cattolici» al Movimento 5 stelle, che fa dire a Olivero: «Nel nostro mondo sembra esserci spazio e voglia per una sorta di grillismo bianco’, un grillismo cattolico». Molto elevato il livello di incertezza e astensionismo (43%); scarsa la propensione dei cattolici all’impegno diretto (15%). (Sir)