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LEGGE 40: MPV, SUBITO «LINEE GUIDA» E MODIFICA ARTICOLO 1 DEL CODICE CIVILE

Approvare subito le «linee guida» e modificare l’articolo 1 del codice civile, perché «sia riconosciuta la capacità giuridica fin dal concepimento». È la doppia richiesta del Movimento per la Vita (Mpv), a seguito della relazione annuale sulla legge 40. «Su dieci bambini concepiti con la fecondazione artificiale, solo uno arriva a nascere», commenta Pino Morandini, vicepresidente del Mpv, secondo il quale «anche altri dati si commentano da soli: più che raddoppiato il numero dei concepiti congelati, più che triplicati i cicli che fanno uso dello scongelamento dei concepiti conservati in freezer; aumento assai consistente degli embrioni crioconservati sul totale di quelli formati». «A tutto questo attivismo seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che nel 2009 ha abolito il divieto di produrre più di tre embrioni per ciclo – fa notare l’Mpv – non è però seguito un corrispondente aumento di ‘bimbi in braccio’, aumentati sì (da 10.212 a 12.506), ma non nella misura che i sostenitori di dette pratiche si aspettavano». La legge 40, in altre parole, «aveva ragione: anche da un punto di vista scientifico porre un limite al numero degli embrioni prodotti e trasferiti è più efficiente». Di qui la necessità, conclude il Movimento per la vita, di contrastare la «tendenza negativa, con derive anche eugenetiche, quando seleziona embrioni per scegliere il ‘più’ dotato». (Sir)