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TERREMOTO ABRUZZO: MONTESANTI (CARITAS L’AQUILA), FAMIGLIE BISOGNOSE IN COSTANTE AUMENTO

(L’Aquila) – «Limitare le risposte finanziare di prima assistenza, aumentando i progetti di accompagnamento individuali». Paolo Montesanti, da un anno direttore della Caritas aquilana, spiega così al Sir la sfida che stanno portando avanti i volontari e gli operatori della diocesi. “Attraverso il nostro Centro d’Ascolto – spiega il direttore – eravamo arrivati ad elargire 12 mila euro al mese per la prima assistenza a persone in difficoltà. Se questo poteva essere inevitabile nei mesi dell’emergenza, con il tempo ci siamo accorti della necessità di passare dalla prestazione alla relazione. È così che abbiamo dato vita ad una serie di progetti, costruiti in rete con il sostegno di Caritas italiana, di alcune delegazioni regionali Caritas e altre realtà del territorio. Questo ci ha permesso di ridurre tra i 2 e i 4 mila euro al mese i contributi di prima assistenza, a fronte di un aumento dei contributi annuali elargiti (circa 145 mila euro nel 2011). Questo significa riuscire ad aumentare i progetti individuali”. In questi tre anni dalla sede di Caritas L’Aquila, prima a Pettino e poi nella struttura costruita da Caritas italiana a Coppito, sono passate 1.942 persone. Nel solo 2011 si sono registrati 428 nuovi casi. “Il numero delle famiglie che non ce la fanno – continua il direttore – è in costante aumento e sarà così fino a quando non ripartirà l’economica che è ancora ferma”. Purtroppo “si tratta sempre più spesso di famiglie che non hanno mai avuto problemi economici, ma che non riescono a far fronte alla perdita del lavoro. Poi c’è il problema dei mutui che migliaia di aquilani si trovano a dover pagare anche se hanno la casa distrutta (condizione per poter usufruire dei fondi per la ricostruzione, ndr). Contemporaneamente beneficiano del contributo di autonoma sistemazione o della casa provvisoria, ma se manca un reddito i carichi dei mutui sono ugualmente troppo elevati”. Per cercare di far fronte a questa situazione la Caritas ha costituito un’equipe di consulenza economica e difesa bancaria: “Ci sono persone tempestate dalle telefonate degli istituti di credito perché non riescono a pagare. Un’insistenza che è insostenibile per chi non ha mai avuto problemi. Noi cerchiamo di dare consigli sia sugli aspetti legali, sia valutando la condizione economica per cercare margini di risparmio”. Sempre in campo economico sono stati attivati tre progetti di assistenza finanziaria e microcredito con Etimos, “Abbraccio onlus” (in collaborazione con Caritas Triveneto) e Fondazione Iubilantes. (Sir)