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PRATO, RISPOSTA BIPARTISAN ALL’APPELLO DELLE SCUOLE CATTOLICHE PER PARITA’ NEL SOSTEGNO AI DISABILI,

Risposta pronta e bipartisan all’appello lanciato dalle Scuole cattoliche pratesi: chiediamo la parità anche nel sostegno all’handicap. Questa mattina al Convegno promosso sul tema che si è tenuto all’Hotel Datini, erano rappresentati tutti i livelli istituzionali, dal Parlamento alla Regione, dalla Provincia al Comune. Rappresentanti appartenenti a schieramenti diversi hanno messo la loro firma nella petizione per la richiesta ai Presidenti di Camera e Senato di colmare «una profonda discriminazione», come l’ha definita il vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, che vede non riconosciuto integralmente il diritto al finanziamento da parte dello Stato degli insegnanti di sostegno che aiutano gli alunni disabili negli istituti paritari cattolici.

Il Convegno è stato curato e moderato da Roberto Macrì, del Coordinamento pratese delle Scuole cattoliche, e da Paola Perazzo, presidente provinciale della Federazione italiana scuole materne. I presupposti normativi e giurisprudenziali della richiesta, contenuta nella petizione, sono stati illustrati del presidente pratese dell’Unione giuristi cattolici, l’avvocato Guido Giovannelli.Tra i primi firmatari una cinquantina di personalità appartenenti alle istituzioni, al mondo delle professioni, delle categorie economiche, del sindacato e dell’associazionismo. Tutti nomi assolutamente trasversali agli schieramenti politici e alle sensibilità religiose.Un pieno sì, convinto «senza contrapposizioni di natura ideologica», è arrivato dall’assessore provinciale all’Istruzione Ambra Giorgi. «Nella nostra Provincia il 17% dell’offerta formativa è fornita dalle paritarie – ha detto l’assessore Giorgi –, ciò significa che esse rappresentano un pezzo importante del sistema integrato della scuola e quando si parla di disabilità, dunque di situazioni di fragilità, non possiamo discriminare queste persone. Questa è una mobilitazione sacrosanta». Anche da Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana e assessore con delega all’Istruzione, è arrivato un riconoscimento alla legittimità della richiesta. «Così come a livello regionale ci battiamo per il diritto dei bambini di andare a scuola fin dall’età di tre anni, riconosciamo senza dubbio il diritto dei disabili a vedersi riconosciuta una corretta formazione, anche nelle paritarie». Presente anche l’assessore comunale Rita Pieri, ringraziata pubblicamente dal Coordinamento delle Scuole cattoliche pratesi perché il Comune di Prato ha dichiarato la parità delle cattoliche con le scuole statali e comunali negli interventi socio-educativi, ovvero nell’assistenza degli alunni disabili che va oltre l’apprendimento. Al coro si sono aggiunte anche le «voci nazionali», quelle dei deputati Gabriele Toccafondi del Pdl e Pierluigi Castagnetti del Pd, i quali hanno dovuto rassicurare i tanti insegnanti, dirigenti scolastici e genitori delle scuole cattoliche presenti al Convegno. Leonardo Alessi, presidente regionale della Federazione italiana scuole materne, ha espresso la sua preoccupazione ricordando come per l’anno 2013-2014 sono previsti tagli alle paritarie pari al 47%, con 268 milioni di contributi previsti a fronte dei precedenti 530. «Se queste notizie saranno confermate – ha detto Alessi – è probabile che molte scuole saranno costrette a chiudere».Da par suo l’onorevole Gabriele Toccafondi, membro della Commissione bilancio della Camera, ha garantito che s’impegnerà nuovamente, come accadde nel 2008 attraverso un emendamento che reintrodusse 120 milioni di contributi, a ridurre il più possibile gli effetti della scure del Governo. «Non solo – ha aggiunto Toccafondi – importante sarà agire anche sull’Imu, la tassa che sostituisce l’Ici, perché c’è da capire se effettivamente le scuole cattoliche saranno esenti, l’esenzione infatti avviene solo per “attività che non svolgono attività commerciali” , definizione troppo ampia – ha detto il deputato Pdl – occorre aggiungere “senza fini lucrativi”, così come sono le scuole cattoliche». Per Pierluigi Castagnetti «lanciare una petizione popolare oggi è quanto mai importante, occorrono sempre di più occasioni di mobilitazione dei cittadini perché quando la società civile è ferma il sistema politico non le presta attenzione». Inoltre il parlamentare del Pd ha sottolineato come «tutte le decisioni e gli atti governativi devono sempre rispondere, prima che a un principio economico, alle indicazioni della Costituzione. Non occorre una esegesi precisa della Carta costituzionale per capire che l’alunno disabile è portatore di un diritto soggettivo nella scelta scolastica».Infine il Vescovo Simoni, che ha chiuso il Convegno, ha salutato con un plauso questa manifesta unità d’intenti. «Io che sono un partigiano della concordia – ha detto il presule – provo un grandissimo piacere nel constatare che siamo tutti d’accordo per chiedere il riconoscimento integrale del sostegno ai disabili nelle scuole paritarie, che ricordo ancora una volta essere pubbliche a tutti gli effetti».