«In questo momento in cui è in corso il dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, presentiamo la nostra proposta di un Fondo paritetico per la conciliazione tra lavoro e famiglia, perché si faccia un passo avanti verso politiche familiari che promuovano il benessere delle famiglie, sostenendo, al tempo stesso, il benessere dell’intero Paese»: lo ha detto oggi a Roma il presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti, presentando alla Camera dei deputati una serie di proposte in tema di conciliazione tra lavoro e famiglia. Buona parte della manovra è a carico delle famiglie ha proseguito e ciò si tradurrà in maniera pesante sui bilanci familiari. Attraverso la proposta del fattore famiglia’ abbiamo dato il contributo per una riforma del fisco più equa e non penalizzante per chi ha carichi familiari. Notiamo però che, oggi, le prime misure non hanno la famiglia come dimensione qualificante. Ciò ci sembra un fattore di arretratezza culturale e di non equità fiscale. Belletti ha proseguito richiamando la riforma del welfare state, quella dell’istruzione e quella del lavoro come altrettante occasioni per ridare centralità alla famiglia e promuovere lo sviluppo sociale. A questo riguardo ha richiamato l’importanza del part time come strumento di conciliazione lavoro-famiglia, molto diffuso in Europa e meno da noi.Le politiche di conciliazione riguardano la famiglia intesa come soggetto sociale e tutti i suoi membri: lo ha detto Lidia Borzì, della presidenza del Forum delle associazioni familiari, presentando il Fondo paritetico per la conciliazione, uno strumento pensato per sostenere il lavoratore nell’assolvimento dei suoi compiti di cura. Il Fondo ha proseguito s’ispira anche a modelli collaudati in altri Paesi europei, tra cui il Levensloopregeling’ olandese o analoghi strumenti di Francia e Germania, costruendo sostegno al reddito in caso di richiesta di congedi per ragioni familiari ulteriori rispetto a quelli stabiliti dalla legge e dai contratti. La proposta del Forum prevede versamenti sia da parte del lavoratore sia del datore di lavoro, andando a costruire nel tempo un credito per la conciliazione da utilizzare lungo tutto l’arco della vita lavorativa. La relatrice ha particolarmente sottolineato inoltre l’importanza di rendere il part time un elemento centrale e forte della riforma del lavoro, in nome di quella flessibilità che s’invoca da più parti. Sostegno alle proposte del Forum è venuto dai parlamentari presenti all’incontro Luisa Santolini, Eugenia Roccella, Emanuela Baio, Savino Pezzotta, Paola Binetti e dalle sindacaliste Liliana Okmin della Cisl e Ornella Petillo dell’Ugl. (Sir)