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Egitto: ucciso un prete copto nel Sinai, riunione d’urgenza Letta-Bonino

Un prete copto è stato assassinato oggi nella città di el-Arish, capoluogo della provincia egiziana del Sinai Settentrionale: lo hanno riferito fonti delle forze di sicurezza locali, secondo cui il religioso è stato crivellato di proiettili. La vittima si chiamava padre Mina, aveva 39 anni ed era il segretario del vescovo copto di El Arish Kosman

Il religioso è stato colpito mentre si trovava in auto insieme alla moglie, che si troverebbe sotto shock in ospedale. La penisola da due giorni è interessata da diversi attacchi di miliziani armati che si ritiene siano seguaci di gruppi islamisti vicini i Fratelli Musulmani, cui fa capo il deposto presidente Mohamed Morsi. Intanto, sale a 37 morti e un migliaio di feriti il bilancio degli scontri tra i sostenitori del presidente Morsi e le fazioni laiche, mentre il numero due della Fratellanza, nonché ex candidato presidenziale Khairat El-Shater, è stato arrestato stamane dalle forze militari.

Oggi il presidente egiziano ad interim, Adly Mansour, ha avuto un colloquio con il capo dell’esercito e ministro della Difesa, Abdel-Fattah el-Sissi, con il ministro degli Interni, Mohammed Ibrahim e con attivisti della campagna Tamarod. Anche l’Italia si muove: il presidente del Consiglio Enrico Letta e il titolare della Fernasina Emma Bonino hanno infatti tenuto una riunione a Palazzo Chigi per discutere della situazione in Egitto. I due, in una nota diramata al termine dell’incontro, si sono detti estremamenti preoccupati auspicando «l’immediata fine di ogni violenza e l’avvio di una transizione rapida e inclusiva».

A fargli eco, sul fronte internazionale, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che ha messo in guardia gli egiziani dal ricorrere a vendette e dall’escludere partiti e comunità dalla vita politica, dopo il colpo di stato tecnico che ha rovesciato l’esecutivo Morsi. Per superare in modo pacifico l’attuale congiuntura «non c’è posto per le rappresaglie o per l’esclusione di importanti partiti o comunità», ha detto il numero uno del Palazzo di Vetro, citato dal portavoce Farhan Haq.