(Fiuggi, dall’inviata Sir) Un’aspetto fondamentale che ha bisogno di maggiore profezia è l’immigrazione, per aprire l’Europa al futuro e ad una globalizzazione della’ solidarietà e nella’ solidarietà: lo ha detto mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Conferenza episcopale pugliese, intervenendo oggi al 35° Convegno nazionale delle Caritas diocesane che si è aperto a Fiuggi (fino al 23 novembre). In questo momento gli immigrati sono gli ultimi della società ha osservato mons. Cacucci -. L’Europa deve essere perciò un continente aperto e accogliente, continuando a realizzare forme di cooperazione non solo economica, ma anche sociale e culturale. Secondo l’arcivescovo, in questo momento di crisi, i cristiani sono invitati a riscoprire i valori della sobrietà e della condivisione.Il Mezzogiorno d’Italia e i giovani, in particolare, sono due priorità che preoccupano mons. Cacucci: Mi dolgo moltissimo che il documento su Chiesa e Mezzogiorno sia stato molto lodato al momento della pubblicazione ha aggiunto ai giornalisti, a margine della sua relazione -, ma sia caduto nel silenzio totale nella Chiesa e nella società. E a proposito dei giovani: Come si fa ad essere profeti si è chiesto se i giovani sono completamente disattesi?. Meno male che ci sono le Giornate mondiali della gioventù ha concluso ma nella vita quotidiana ecclesiale non ci sono giovani nei consigli pastorali parrocchiali e diocesani e non c’è tanta attenzione nei loro confronti.