Il summit informale odierno tra Germania, Francia, Grecia e istituzioni Ue, in relazione al precipitare della situazione ad Atene (dopo la proposta di referendum del governo sugli aiuti all’economia nazionale da parte di Unione europea e Fmi), apre le porte al G20 che si terrà il 3 e 4 novembre a Cannes. L’Ue intende sollecitare le principali economie del mondo ad adottare un piano per rilanciare la crescita, riformare i mercati finanziari e promuovere il commercio internazionale, è la posizione ufficiale della Commissione, anche se il dibattito si è spostato sulla necessità di un piano anti-crisi, sollecitato con forze dalle altre potenze economiche mondiali, a partire dagli Stati Uniti. Le venti principali potenze economiche sono chiamate ad accelerare la riforma dei rispettivi mercati finanziari segnala una nota della Commissione -. Tra le priorità figurano una migliore regolamentazione dei mercati dei derivati e il contenimento del rischio di insolvenza delle banche. Servono inoltre misure per disciplinare le principali imprese finanziarie e le attività di tipo bancario svolte da fondi d’investimento, società assicurative e altri istituti. Un accordo su un pacchetto unico di norme contabili internazionali consentirebbe di controllare con maggiore efficacia le società multinazionali. Inoltre, un aumento delle risorse del Fmi permetterebbe di sostenere maggiormente i paesi in difficoltà. Al G20 di Cannes l’Ue, rappresentata dal presidente della Commissione José Manuel Barroso e dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, proporrà di istituire una imposta a livello mondiale sulle operazioni finanziarie, affinché il settore dia un equo contributo a tutta la società (la cosiddetta Tobin tax). Il modo più efficace per sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro in tutto il mondo, prosegue la Commissione, è promuovere gli scambi. Tuttavia, diversi paesi mantengono misure protezionistiche, conferendo alle loro imprese un vantaggio sleale rispetto alle altre. Per questo al vertice G20 di Cannes l’Ue solleciterà ulteriori negoziati nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio per giungere alla rimozione di tali barriere, specie quelle che vanno a scapito dei paesi meno sviluppati. (Sir)