Quasi 40 anni fa la legge 180/78, o legge Basaglia, rivoluzionò la psichiatria italiana disponendo la chiusura dei manicomi e prevedendo in alternativa un’assistenza territoriale ai malati incentrata sui Dipartimenti di salute mentale. Un cambiamento epocale che tuttavia non tardò a mostrare diverse criticità. Per il suo carattere di «legge quadro», infatti, la Basaglia non risultò sufficientemente efficace, e si evidenziarono pure diversificazioni territoriali riguardo alla qualità delle prestazioni, presenti ancora ai giorni nostri.Per «completare» la 180, tre anni fa, fu quindi presentata una proposta di legge d’iniziativa popolare, denominata «181» proprio per sottolineare la continuità con la Basaglia. Ora i suoi contenuti sono stati ripresi da una proposta parlamentare – la 2233 – sottoscritta da una cinquantina di deputati, in maggioranza del Pd, con l’onorevole Ezio Casati come primo firmatario, che in questa intervista ce ne illustra i contenuti.Intervista di Marco Lapi. Montaggio di Matteo Fagioli