Dal confronto europeo emerge che la realtà dei campi è una vergogna solo italiana, e non è possibile che tante amministrazioni comunali siano impotenti di fronte ad un problema così ridotto, che viene presentato invece in maniera grave e distorta: lo ha detto oggi Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S.Egidio, presentando a Roma, nella sede della comunità, il Rapporto conclusivo dell’indagine sulla condizione di Rom, Sinti e Caminanti realizzato dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato. Se non possiamo usare l’umanità nei confronti dei Rom e Sinti allora si usi la ragione, ha dichiarato Riccardi, facendo riferimento a recenti polemiche che accusavano la Comunità di S.Egidio di fondamentalismo filo-zingaro. Conoscere la realtà ci dà la dimensione di un problema estremamente ridotto ha commentato , che può essere affrontato. Purtroppo, ha aggiunto, esiste una politica fatta di fuochi artificiali, che fanno male a chi li riceve addosso: è il caso della predicazione del disprezzo contro gli zingari, che ha creato grandi danni in una opinione pubblica spaesata. La gente è alle prese con la crisi economica ed identifica nello zingaro la minaccia al proprio benessere. E la politica si è convinta che le elezioni si vincono sugli zingari, ma non è così. Le elezioni si vincono con il buon governo. Riccardi ha citato l’esempio della Spagna, dove l’88% dei Rom hanno una abitazione stabile, mentre in Italia ancora 40.000 persone vivono in campi spesso degradati. E’ una vergogna italiana ha scandito -. Se a Roma si è riusciti a risolvere il problema di 100.000 baraccati negli anni ’50 e ’60, perché non si riesce per 6/7000 persone?. Riccardi ha anche ricordato che non esiste un orgoglio Rom, perché spesso subiscono abusi, molestie e discriminazioni a sfondo razzista, e sono costretti a dissimulare la propria appartenenza. A suo avviso c’è un antigitanismo europeo che mi fa paura, presente soprattutto nella cultura e politica ungherese. Il Rapporto del Senato, ha precisato, fa emergere però una coscienza matura per affrontare il problema. E visto che il 60% dei 130-170.000 Rom, Sinti e Caminanti italiani sono minorenni, le soluzioni secondo la S.Egidio – sono due: casa e scolarizzazione, quest’ultima già sperimentata con successo ma che deve fare i conti con i continui sgomberi, che spostano il problema ma non lo risolvono. La vera questione ha sottolineato è il superamento dei campi. Alla predicazione del disprezzo nei confronti dei Rom dobbiamo contrapporre la testimonianza della simpatia.Sir