“Nel mondo sono 115 milioni i bambini coinvolti in lavori pericolosi. Più della metà dei circa 215 milioni di bambini lavoratori. Così Juan Somavia, direttore generale Ilo (International labour organization – Organizzazione internazionale per il lavoro) in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile che si è celebrata ieri su Minori e lavori pericolosi. Quando i minori sono esposti a sostanze chimiche tossiche o a temperature estreme, nonché a compiti ripetitivi e faticosi, all’isolamento ed alla denigrazione, non è in gioco solamente la loro integrità psichica, morale ed emotiva ha spiegato Somavia -, ma anche l’avvenire delle loro società. È inaccettabile che la crescita economica e lo sviluppo possano giustificare compiacenza o rassegnazione di fronte all’esistenza del lavoro minorile, o possano presupporre che la vita dei più vulnerabili possa essere sacrificata. Il nuovo Rapporto Ilo Children in hazardous work: what we know, what we need to do (Minori impiegati in lavori pericolosi: cosa sappiamo e cosa dobbiamo fare) diffuso ieri, evidenzia che il problema non è limitato ai Paesi in via di sviluppo. I dati raccolti negli Usa e in Europa mostrano che anche in quelle regioni gli infortuni e i decessi sul posto di lavoro sono più frequenti tra i minori che tra gli adulti. Il Rapporto mostra, inoltre, che è possibile influenzare positivamente ed in modo significativo la vita dei bambini esposti ai lavori pericolosi. Di qui il triplice appello lanciato ieri dal direttore generale ILO: Raddoppiare gli sforzi per garantire che tutti i bambini che non hanno ancora raggiunto l’età minima per lavorare siano scolarizzati e non siano esposti a lavori pericolosi; rafforzare i sistemi per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro per tutti i lavoratori, ma con garanzie specifiche per i minori di età compresa tra l’età minima lavorativa ed i 18 anni; condurre tutti i Paesi, in consultazione con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, a definire le tipologie di lavoro che devono essere proibite ai minori di 18 anni di età, e a garantire che queste liste siano regolarmente aggiornate e siano adottate misure efficaci per applicarle. L’Ilo ha lanciato la Giornata nel 2002 per focalizzare l’attenzione sulla dimensione mondiale del lavoro minorile e sull’azione e gli sforzi necessari per eliminarla.Sir