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Papa, udienza: non c’è peccatore senza futuro,

Essere cristiani “non ci rende impeccabili”, la Chiesa non è una “comunità di perfetti” ma di discepoli “in cammino”: impariamo a riconoscere nell’altro “un nostro commensale”, perché nessun peccatore “va escluso”. Commentando il Vangelo della chiamata di Matteo, Papa Francesco all’udienza generale ha ricordato che la vita cristiana è “scuola di umiltà”: Gesù siede accanto e dialoga con pubblicani, peccatori, prostitute, perché tutti – ha spiegato – possono “diventare suoi discepoli”.