Un rinvio continuo, veramente paradossale, che sembra orientato a non fare nessuna legge. E’ netto il giudizio di Carlo Casini, presidente nazionale del Movimento per la Vita, sullo slilttamento della calendarizzazione del ddl sulle Dat, fino a ieri atteso per fine aprile alla Camera. L’auspicio espresso al SIR da Casini è che ci sia un ripensamento, e che dunque il ddl possa approdare alla Camera al più presto per la discussione, perché il rischio è questo ulteriore rinvio possa preludere ad una serie di altre vicende che potrebbero ritardare ulteriormente l’iter, non ultime le elezioni amministrative. Nelle ultime ore di Eluana Englaro ricorda Casini – si tentò di fare la legge sotto forma di ddl e non si riuscì a fare perché il presidente della Repubblica non ritenne che ci fossero le condizioni necessarie per la firma. Poi si propose di fare la legge in tre giorni e, dopo la sua morte, nel 2009, l’intenzione era quella di riuscirci in due o tre settimane al massimo. Oggi siamo ancora qui: e chissà, intanto, quante altre Eluana sono già morte, nei nostri ospedali. Il nucleo essenziale delle Dichiarazioni anticipate di trattamento, sottolinea il presidente del Movimento per la Vita, è che non sono vincolanti, a differenza del testamento biologico: sono un tentativo di continuare l’alleanza terapeutica.Sir