Una nota ai cittadini della Repubblica d’Albania chiamati, l’8 maggio, a votare per le elezioni amministrative. A scriverla sono i vescovi della Chiesa cattolica del Paese. Il vantaggio più grande di una società democratica si legge nel documento diffuso questa sera è il fatto che le voci e i desideri dei cittadini possono essere espressi, in modo particolare, attraverso le votazioni. La democrazia garantisce ai cittadini la possibilità non solo di eleggere chi governa, ma anche, come ha detto Giovanni Paolo II, di controllare i propri governanti’ e di sostituirli in modo pacifico, ove ciò risulti opportuno’. Anche nella dottrina sociale della Chiesa cattolica viene ricordato ai cittadini che il voto non è solo un diritto, ma anche un dovere, per il bene comune. In uno dei documenti del Concilio Vaticano II, aggiungono i vescovi, si legge che la Chiesa stima degna di lode e di considerazione l’opera di coloro che, per servire gli uomini, si dedicano al bene della cosa pubblica e assumono il peso delle relative responsabilità’ (GS 75). Per questo, dobbiamo esprimere il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza per quanti, con giustizia e rettitudine, s’impegnano in politica tenendo presente il bene del popolo che li ha eletti per governare. Ricordandovi il vostro compito come cittadini scrivono ancora i vescovi d’Albania vi invitiamo a dimostrarvi maturi durante la campagna elettorale, evitando ogni atto di violenza, e a usare bene il vostro voto per il bene comune. L’episcopato del Paese si rivolge anche a quanti saranno eletti sindaci nei Comuni, facendo loro un appello: che lottino contro ogni forma di corruzione. Non dimentichino che la loro posizione li ha messi come modello di giustizia e trasparenza. Le prime vittime di un sistema corrotto sono le persone fragili e indifese. E ancora: Che avvicinino e aiutino di più i poveri, gli emarginati, gli abbandonati, i disoccupati, promuovendo una vita più degna. Non dimentichiamo che ogni uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, ha una dignità insostituibile. La nota si conclude con l’augurio per una Buona Pasqua, questa festa porti quest’anno una nuova speranza che, illuminati dalla luce di Cristo vincitore sulla morte, possiamo costruire insieme una civiltà della pace e della fraternità. (Sir)