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«Se fossi un quadro», l’arte «vivente» nata per caso
Una sera come le altre a cena, in un appartamento condiviso da un gruppo di universitarie a Firenze, in buona parte studentesse di Storia dell’Arte. A un tratto una di loro, giocando con una reticella per i mandarini, se la mette in testa e le altre notano la somiglianza con la Dama con l’ermellino di Leonardo. È nata così, un po’ per scherzo e molto per caso, l’imprevedibile avventura di Maria Eletta Benedetti, Maria Persona, Bianca Falcioni, Andrea Stornante, Sara Bernardini, Chiara Bellini e Francesca Talami, le sette curatrici della pagina Facebook Se fossi un quadro – Performance d’arte che in poche settimane ha collezionato un numero impressionante di like. Ma soprattutto e ancor prima autrici delle «copie viventi» di un bel po’ di quadri famosi, una sorta di «arte al contrario» che parte da un’opera per tornare al modello o alla modella e che ha entusiasmato anche critici, addetti ai lavori del settore e perfino curatori di mostre e gallerie. Ce ne parlano, con la semplicità che le contraddistingue, in questa intervista.