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SBARCHI A LAMPEDUSA: DIOCESI DI AGRIGENTO, UNA STRATEGIA D’INTERVENTO UNITARIO

Una strategia d’intervento unitario per l’emergenza Lampedusa è stata presentata questa mattina dal vicario generale dell’arcidiocesi di Agrigento, mons. Melchiorre Vutera, dal direttore della Caritas diocesana, Valerio Landri, e dal direttore dell’ufficio comunicazioni sociali, don Carmelo Petrone. “Abbiamo pensato – afferma il vicario generale – ad un nuovo coordinamento delle attività della Chiesa agrigentina a sostegno della situazione di emergenza a Lampedusa. Il coordinamento nasce dall’esigenza di dare chiarezza e unitarietà agli interventi onde evitare che possano moltiplicarsi perdendo anche di efficacia”. Tre gli ambiti in cui si è pensato di distinguere l’iniziativa della diocesi di Agrigento a favore di Lampedusa. “Il primo ambito – spiega mons. Vutera – è quello pastorale volto a sostenere la comunità di Lampedusa perché riprenda al più presto le sue attività ordinarie di catechesi, evangelizzazione, liturgiche. Ciò sarà possibile attraverso la presenza di sacerdoti provenienti dall’arcidiocesi di Agrigento ma anche da altre parti d’Italia. Sono molti i missionari che hanno manifestato la loro disponibilità. Questi si occuperanno delle attività ordinarie della parrocchia, quali confessioni, celebrazioni, ascolto e sostegno alla popolazione autoctona”. “Il secondo ambito – spiega Landri – è quello della Caritas. Si tratta di riunire tutte le attività a sostegno delle condizioni dei migranti, cercando d’integrare i servizi che, in questo momento, non sono idonei a soddisfare i bisogni di 7 mila persone: servizi igienici, distribuzione abbigliamento, scarpe, coperte, aiuti raccolti un po’ in giro per tutta la diocesi ma anche oltre e poi attività di animazione, soprattutto, in riferimento ai minori presenti sull’isola. Senza dimenticare – aggiunge Landri – che Lampedusa ha i suoi poveri, le sue difficoltà e che i lampedusani hanno bisogno di essere aiutati nella decompressione della tensione che hanno accumulato in questo periodo. Si proverà a farlo attraverso un aiuto psicologico che inviti le persone a parlare, a sfogarsi, magari partendo dai più giovani che, di fatto, stanno vivendo tutta questa situazione di emergenza in maniera più distaccata”. Il terzo ambito riguarda la comunicazione. “In particolare – dice don Carmelo Petrone – la diffusione periodica di informazioni relative ai due ambiti della pastorale e della Caritas sui mass media della diocesi, il settimanale (L’Amico del Popolo), la radio (Concordia) e il sito (www.agrigento.chiesacattolica.it). Verrà intensificata anche la collaborazione con i media locali e nazionali per tutto ciò che riguarda le iniziative intraprese dall’arcidiocesi a favore dei migranti presenti a Lampedusa”.Sir