Un appello alla solidarietà con il popolo giapponese. A rilanciarlo questa mattina è la Caritas Italiana che sin dai primi momenti successivi al terremoto e allo tsunami che hanno colpito il Giappone, aveva avviato una raccolta di fondi ed oggi è pronta ad inviare un primo contributo di centomila euro per le attività della Caritas locale. E’ quanto si apprende da un comunicato della Caritas italiana: Purtroppo si legge – permangono motivi di grande incertezza, soprattutto circa le conseguenze della crisi nucleare. Caritas Giappone – che coordina gli aiuti della rete ecclesiale – ha immediatamente offerto il suo aiuto nell’area di Sendai, dopo il terremoto e lo tsunami. Sono state distribuite coperte e cibo a chi ne aveva bisogno. È stato allestito un centro di coordinamento. Ma l’impegno maggiore sarà nel seguire da vicino le persone che hanno subito un trauma e nella fase successiva alla prima emergenza. È il momento di rimboccarsi le maniche per lavorare uniti alla ricostruzione, ha detto padre Daisuke Narui, direttore di Caritas Giappone. Una ricostruzione che non è solo materiale. La gente sembra reagire bene, ci si incoraggia e ci si aiuta reciprocamente, ma lo shock è stato fortissimo e la paura resta”.Sir