Italia

SCUOLE PARITARIE: COLOMBO (AGESC), INUTILE POLEMICA CHE NASCONDE LA REALTÀ

“Circa un milione di famiglie italiane non possono scegliere liberamente per i propri figli una scuola paritaria a causa di problemi economici”: lo afferma un comunicato dell’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc), a firma della presidente nazionale Maria Grazia Colombo. Il comunicato, dal titolo “Una inutile polemica che nasconde la realtà della scuola”, prende le mosse dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a proposito di scuola pubblica e libertà di educazione. L’Agesc non intende “entrare nel gioco delle interpretazioni delle parole del premier e delle risposte degli altri leader politici nazionali: parole che finiscono per nascondere la realtà e allontanano da quelli che sono i veri bisogni delle famiglie e delle scuole”. Invece il comunicato insiste sugli aspetti concreti legati alla libertà di scelta della scuola. La presidente Colombo afferma: “La realtà dice che in Italia i finanziamenti per sostenere la libertà di educazione delle famiglie sono esigui e non crescono da dieci anni: è necessario individuare uno strumento adeguato alla piena attuazione della legge sulla parità del 2000”. Un secondo rilievo è che “le nazioni occidentali garantiscono da tempo senza discriminazioni economiche la libera scelta della famiglia della scuola, statale o non statale”. La presidente Agesc sottolinea poi che “la realtà dice che questa libertà è assicurata in tutti i Paesi i cui sistemi scolastici sono ai primi posti nelle graduatorie internazionali, Paesi guidati sia da governi di sinistra che di destra, preoccupati solo della qualità della scuola e dei diritti dei genitori”. Inoltre – ricorda – “in Italia, secondo la legge, il sistema scolastico pubblico è unico, formato da scuole statali e paritarie: nel dibattito politico nessuno se lo ricorda e si torna sempre a contrapposizioni ideologiche di stampo ottocentesco”. Pertanto, secondo la presidente Colombo, “il sistema scolastico italiano deve migliorare e cambiare per tornare ad essere incisivo sulla crescita dei futuri cittadini: mantenere lo status quo della scuola italiana significa difendere interessi di parte conto il bene comune del Paese”. Ad avviso dell’AGeSC, “solo un sistema pubblico di istruzione che fondi sul principio di sussidiarietà forme di pluralismo educativo è la risposta alle esigenze di istruzione e formazione dei giovani di oggi: questo sistema si costruisce con l’attuazione di una reale autonomia per le scuole, la libertà di scelta per le famiglie e la valorizzazione professionale degli insegnanti”.Sir